AA.VV. «Metal Demons Worldemons 2009» [2009]

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carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1354

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Metal Demons Worldemons 2009

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
1h 4' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La torinese MetalDEMOns ha da non troppo tempo rilasciato una mega compilation piena zeppa di interessanti realtà underground del nostro paese, realtà abbastanza ancorate alla più pura definizione di “metal”, quella cioè con ben poche influenze e pochissimi sottogeneri.
Dire che è una compilation varia non è sbagliato se parliamo di stili e modi diversi di interpretare le canzoni per mezzo di gruppi semisconosciuti tecnicamente validi ma diventa sbagliato dal momento che effettivamente nel disco compaiono praticamente solo band Heavy e Power.

Una compilation quindi quasi monotematica anche se valida discograficamente per cui chi si avvicina a tale disco dovrebbe tener presente che non troverà quasi per niente altro che i generi citati sopra, tranne qualcosa di minimamente diverso, come l'ultima traccia un po' Gothic, un po' Prog “Azzurrina” degli Evenoire e il sufficiente Melodic Death di “The Rise Of The Passions” dei Ragestorm (i quali avevo già sentito nominare tra l'altro).
La compilation si apre con una ottima canzone: “Let Us Unite” dei bravissimi Hellcircles e prosegue ancora meglio con “Wings Of Destiny” dei The Silence portatori di un ottimo Power Metal.

Inciampiamo sulla discutibile “Nè Schiavi Né Padroni” dei Tempesta e, dopo i Ragestorm arriviamo a storcere il muso con “Made Of...” dei Manstreet. La situazione si riabilita con la buona “Damnation's Ballad” dei Fenisia e con l'anima Progressive di “Helpless Soul” dei Silvered (anche questi già sentiti nominare dal sottoscritto).
Con il Power-Death dei Devastator ascoltiamo “A Very Famous Corpse” e ci gongoliamo un po' nella violenza della canzone riuscita molto bene e proseguiamo sui buonissimi passi di due eccellenti band come The Ritual e God Watt Redempion.

Torniamo leggermente indietro di vent'anni con l'Hard 'n' Heavy dei Lonny Blaster, storciamo un po' il muso nuovamente con la mediocre “Motor Psycho Killer Beer” dei The Alchemist e finalmente la traccia più diversa del disco ci appare davanti “Azzurrina” degli Evenoire dai connotati, come detto sopra, sia Gothic che Progressive che si apre con una meravigliosa voce e con strumenti “poco-metal” come il flauto che farà la sua comparsa verso la metà della canzone.
Sebbene sia poco vario ma molto buono dal punto di vista della qualità sonora io, fossi in voi, un'ascoltata gliela darei.

Track by Track
  1. Hellcircles - Let Us Unite 70
  2. The Silence - Wings Of Destiny 75
  3. Tempesta - Ne' Schiavi Ne' Padroni 50
  4. Ragestorm - The Rise Of The Passions 60
  5. Mainstreet - Made Of... 55
  6. Fenisia - Damnation's Ballad 60
  7. Silvered - Helpless Soul 65
  8. Bioscrape - Deconstruction 70
  9. Devastator - A Very Famous Corpse 75
  10. The Ritual - The Ritual 75
  11. God Watt Redempion - Burning The Mountain 65
  12. Lonny Blaster - Let Me Free 65
  13. The Alchemist - Motor Psycho Killer Beer 55
  14. Evenoire - Azzurrina 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

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