La Figlia Dell'Incendiario «La Figlia Dell'Incendiario» [2010]

La Figlia Dell'incendiario «La Figlia Dell'incendiario» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2042

 

Band:
La Figlia Dell'Incendiario

 

Titolo:
La Figlia Dell'Incendiario

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Barichello :: Vocals + Keys
Stefano Cecchetto :: Guitars
Giampaolo Rigon :: Bass
Alberto Soligo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
50' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ascoltare l'omonimo album dei “La Figlia Dell'Incendiario” è un'esperienza che arricchisce mentalmente ma che anche (e soprattutto) rende reali i peggiori incubi che scorrazzano nel nostro inconscio.
La band si muove sopra un Alternative Rock sporco ma dai suoni estremamente ricercati in cui ogni tanto vira sul Progressive Rock e fa l'occhiolino alla più oscura psichedelia; aspettatevi di trovarvi di fronte ad un disco di nicchia che potrà richiamarvi leggermente i vecchi Afterhours e, perchè no, anche i migliori Marlene Kuntz se si fossero fatti di acidi e avessero un trip non molto allegro.

Quello del disco in questione, comunque sia, non è un ascolto facilissimo. Innanzitutto per le liriche: i nostri si avvalgono di letteratura, quadri, musiche strane, sogni, esperienze tipicamente surreali, oniricismo e il tutto viene per così dire raccontato dalla particolare dote canora del singer/tastierista Luca Barichello coadiuvato dalle buonissime doti esecutive degli altri tre incendiari.

Appena cliccherete su “play” verrete dolcemente trasportati in un sogno di un sogno, in cui ogni immagine, ogni scena e ogni colore vengono rappresentati in modo impeccabile e vi sembrerà davvero di stare sognando, o meglio di stare facendo uno di quei sogni che -non appena svegliati- vi porta ad andare a cercare sulla libreria del salotto la smorfia napoletana per trovare qualche numero interessante! (o almeno dalle mie parti le vecchie matrone fanno ancora così!),
Singolari sono state moltissime trovate e soluzioni in cui i nostri si sono cimentati nel rappresentare al meglio il loro mondo oscuro ed ecco che abbiamo trovato un altra band tipicamente italiana capace di proporre qualcosa di estremamente originale, cosa ormai non più facile.
Consigliati caldamente a tutti coloro che esigono qualcosa di folle e sperimentale, ragazzini poser amanti del Death alla larga, non capireste la poesia.

Track by Track
  1. Overture 70
  2. Stramonio 65
  3. Torri Spirali 80
  4. Oracoli 70
  5. Sinfonia 70
  6. Oriente 70
  7. Falene 75
  8. 12 65
  9. La Rotta 70
  10. Linguaggio Notturno 70
  11. Bistrot 70
  12. 18 Maggio 1867 70
  13. Skeletro New 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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