Ossimoro «Deus» [2010]

Ossimoro «Deus» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Ossimoro

Titolo:
Deus

Nazione:
Italia

Formazione:
Francesco Fornara :: Vocals
Federico Venditti :: Guitars
Paolo Recchia :: Bass
Fabrizio Ferrante :: Drums

Genere:

Durata:
41' 55"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Seconda puntata per gli Ossimoro. Dopo il fortunato “Corvi Nel Cielo Spento” i nostri hanno raccolto le loro forze e hanno sfornato un'altro tassello del loro lato artistico, anch'esso spero fortunato.
La formula musicale è la stessa di prima: un susseguirsi di intrecci tra Sludge Doom e il migliore Stoner Metal per approdare ogni tanto su qualche lido Alternative/Nu-Metal. Le idee funzionano tutte anche se la band è sostanzialmente rimasta ancorata alla loro iniziale proposta musicale senza proporre niente di nuovo.

La scelta di cantare totalmente in italiano la trovo coraggiosissima e completamente funzionale in quanto le metriche dei loro testi si incastrano alla perfezione e, insieme alle atmosfere decadenti e sassose dei loro brani, formano un susseguirsi quasi ondulato di dimensioni da cui l'uscita sembra sempre più lontana. Sì, il disco cattura molto devo dire e commercialmente va più che bene.

L'unica pecca sta nella voce la quale -in qualche caso- inciampa e diviene meno personale, meno carismatica tant'è che lo stesso “Deus” inizia alla grande, prosegue con tre o quattro brani meno belli e meno funzionanti degli altri e termina in modo grossomodo sufficiente, tuttavia si lascia ascoltare senza nessun problema in particolare la tripletta iniziale “Deus Ex Machina”, “Splende Il Fuoco” e la buona “Sierra” racchiude e riassume alla perfezione tutto ciò che i nostri hanno da dire musicalmente grazie al sound lento, opprimente, quasi soffocante potrei aggiungere ma sempre molto ricercato e di classe godendo anche di una discreta produzione.
Consigliati veramente a tutti, ma andateci piano, non è sufficiente un solo ascolto per capirli.