Kayleth «Rusty Gold» [2010]

Kayleth «Rusty Gold» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2110

 

Band:
Kayleth
[MetalWave] Invia una email a Kayleth [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Kayleth [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Kayleth [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Kayleth

 

Titolo:
Rusty Gold

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Enrico Castaldo :: Vocals
Massimo Della Valle :: Guitars
Alessandro Zanetti :: Bass
Daniele Pedrollo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
23' 53"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo “Not Yet” e “Om The Womb Of Time”, rispettivamente due demo all'attivo, i nostri cari amanti dello Stoner Rock “Kayleth”, italianissimi, ritornano sulla scena italiana (e a quanto pare anche americana grazie alla casa distributrice Quickstar Production che li ha scelti per inserirli nella sua compilation “Rock 4 Life Vol.23”) con un nuovo EP dal titolo “Rusty Gold” in cui i nostri amici riescono facilmente a trapiantarci per una mezzoretta scarsa in quel del New Mexico, South California, Texas e compagnia bella, in cui le lunghe superstrade assolate, gli sporadici, vissuti e sporchi benzinai, il caldo e qualche verdognolo catcus fanno da background per quello che sembra essere fin dai primi 2 secondi di play una sonorità dalle atmosfere rock, di quel rock vero e attempato il quale tuttavia ci riesce ancora oggi a regalare emozioni.

Dotati di una eccezionale personalità nonostante non si siano inventati pressochè nulla, i nostri non mancano di avvolgenti momenti di psichedelia, sfumature di “Space Rock” direttamente dai 80's e buone marcature Doom ma sempre sottoponendosi a miglioramenti e alla ricerca musicale.
Discreto il lavoro in sé per sé, una produzione buona e dotata di un mixing audio veramente soddisfacente e tecnicamente ineccepibile a volte tendente anche allo Sludge e ad un embrionale Grunge.
Interessanti i riff e i richiami a band come Orange Goblin, Kyuss, i Queens Of The Stone Age del capolavoro “Songs For The Deaf” ma anche i grandi Fu Manchu.
Dategli una possibilità. Meritano!

Track by Track
  1. The Electric Tongue Is Coming 65
  2. Rusty Gold 70
  3. Deepest Shadow 80
  4. Oops, I Eat You 65
  5. Old Men's Legacy 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 2110 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.