Poisonheart «Welcome To The Party» [2010]
Poisonheart
Titolo:
Welcome To The Party
Nazione:
Italia
Formazione:
Kery Krash :: Lead Vocals + Guitar
Randy Black :: Guitar + Back Vocals
Johnny Weed :: Bass + Back Vocals
Dangerous Die! Go! :: Drums
Genere:
Durata:
19' 30"
Formato:
EP
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Devo ammetterlo, non appena ho posato lo sguardo sulla copertina di “Welcome To The Party” dei bresciani Poisonheart sono praticamente scoppiato a ridere, fragorosamente anche! Tra le copertine più pacchiane che ho visto quest'anno quella che le batte tutte è senz'altro questa ma nello stesso tempo incarna perfettamente la filosofia (se filosofia si può chiamare) del Glam Rock e dell'Hair Metal nonché racchiude alla perfezione ogni concezione di vita dello Street Rock: il sesso!
Il sesso rappresenta per il glammettone solo il 50% della sua vita, l'altro 50 se lo becca tutto un mix di alcol e festeggiamenti vari. E come biasimarli? Almeno loro se la spassano alla grande fregandosene del mondo intero.
A testimonianza di ciò esistono band col nome di “Guns 'n' Roses”, “Cinderella”, “WASP”, Twisted Sister”, vi basta o devo continuare?!
Ecco, per quanto riguarda l'aspetto dell'originalità i Poisonheart non sono assolutamente originali ma si limitano (e in modo discreto poi) a ripercorrere tutte quelle che sono state le gloriose tappe del Glam Rock degli anni 80, ancora più gloriosi e, per mezzo di decine e decine di pattern vari i nostri hanno tirato su una bella band con un carisma eccezionale e non a caso hanno vinto più di un concorso aggiudicandosi il massimo dei voti.
Ottimo traguardo ma per la ricerca di un'etichetta la band dovrà fare i salti mortali e dimostrare un po' più di creatività nonostante suonino un genere, non morto e sepolto, ma comunque sia che sa di antico persino oggi. Fortunatamente non mancano schiere di adepti del genere; tra groupies estremamente sexy e amanti del glam (s)vestiti in modi anticonformisti non c'è da preoccuparsi: la scena Glam è viva e a stento i locali contengono la gente per quanta ne arriva.
Lo spirito festaiolo dei Poisonheart è tangibile fin dalla prima traccia, non a caso intitolata “Welcome To The Party”, come a darci il benvenuto in quello che sembra essere un grosso ballroom pieno di gnocca, assoli di chitarra e birra a fiumi. L'EP promette bene quindi.
Anche la seconda traccia “Lovehouse” è estremamente divertente e ci regala un ottimo assolo di chitarra. Proseguiamo con una semi ballad dai tratti più che sufficienti e proseguiamo con altri due pezzi spinti e dinamici “Sexy Hospital” e “Hellectric Loveshock”...tanto sesso, sempre sesso! Yeah!
Per cui ragazzi, senza lode (ma in fondo sì!) e senza infamia vi presentiamo l'EP “Welcome To The Party” dei Poisonheart. Magari peccheranno (spero per ora) di mancanza di originalità ma vi assicuro che sono divertenti da morire!
Track by Track
- Welcome To The Party 60
- Lovehouse 70
- Baby Strange 65
- Sexy Hospital 60
- Hellectric Loveshock 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
62Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1505 volte.
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