Berith's Legion «Promo 2010» [2010]

Berith's Legion «Promo 2010» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
697

 

Band:
Berith's Legion

 

Titolo:
Promo 2010

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Davide:: voce
Sacha:: chitarra
Alby:: chitarra
Simo:: batteria
Teo:: basso

 

Genere:

 

Durata:
16' 34"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dalla ridente e tranquilla cittadina di Vigevano sbarcano con il loro disco promozionale, contenente quattro tracce, i meno tranquilli Berith's Legion. Con il loro swedecore più di stampo death metal melodico che metalcore, i nostri si presentano alquanto bene, dando l'impressione di saperci fare col metal sopratutto melodico.
I pezzi ricordano molto lo stile degli americani Black Dahlia Murder, come afferma anche il gruppo, ma il sound rimanda anche ai death metallers Eternal Tears of Sorrow.
Gli accattivanti riffs chitarristici sono molto tecnici con una predilizione verso il palm muting, mentre la batteria, la quale utilizza in maniera massiccia la doppia cassa, in particolare nel primo brano, se la cava senza esagerare con le sfuriate tipiche del metalcore.
Il cantante Davide conduce una buona prestazione vocale, alternando uno scream tipico del melodic death metal finnico ad un growl abbastanza profondo.
Quello che viene a rovinare l'originalità delle tracce è il groove statico che si sente nelle parti finali del secondo e terzo brano, rispettivamente "Mirror of Phobias" e "Near the Scavenger". Questo può dare quel suono lento e potente, ma allo stesso tempo toglie originalità se viene usato in tutti e due i pezzi.
La chiusura è affidata invece all'interessante "Treads On Everything" che segue comunque l'andamento delle precedenti.

Il combo fà intendere con questo promo cd, giunto dopo due anni dopo la loro nascita, che vuole andare avanti e far prendere piede in Italia ad un genere molto noto negli Stati Uniti ma meno da noi.
Come biglietto da visita direi che il lavoro è un'autoproduzione molto buona, la quale non lascia niente di insensato, sopratutto la registrazione dove le chitarre sembrano proprio ben inserite.
Anche il lavoro dell' artwork pare ben fatto, contribuendo a dare risalto a questo gruppo al quale auguro un album di debutto ancora più maturo e di successo.

Track by Track
  1. When Body Goes Cold 70
  2. Mirror of Phobias 75
  3. Near the Scavenger 80
  4. Treads On Everything 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
76

 

Recensione di fabio HC pubblicata il --. Articolo letto 697 volte.

 

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