Disforia + Bloodraised «In Grind We Crust» [2010]

Disforia + Bloodraised «In Grind We Crust» | MetalWave.it Recensioni

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Disforia + Bloodraised

Titolo:
In Grind We Crust

Nazione:
Italia

Formazione:
Disforia Line-up:

Luca :: Vocals
Mauro :: Guitar
Tatà :: Bass
Edoardo :: Drums

www.myspace.com/disforiacrust

Bloodraised Line-up:

Sara :: Vocals
Dani :: Guitar
Mauro (disforia) :: Bass
Cristian :: Drums

www.myspace.com/bloodraised

Genere:

Durata:
12' 26"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ecco un interessante split contenente tracce di due band storiche nel panorama Crust-Grind italiano: i Disforia e i Bloodraised. I primi nascono nell'inverno del 2000 per volere del chitarrista Mauro e del batterista Edoardo, intenzionati a fondere sonorità derivanti da band Grindcore come Extreme Noise Terror, Doom, Napalm Death e Discharge e da band Punk italiane anni '80 come i Negazione ed i Wretched.
I secondi invece sono stati creati nel 2005. Interessanti soprattutto per il ferocissimo modo di cantare della singer Sara e anche qui l'idea originaria è stata quella di suonare Crust-Grind.
Le canzoni di entrambe le band, come volevasi dimostrare, rispecchiano chiaramente la direzione presa nel genere proposto: brani completamente espliciti, di un impatto invidiabile e senza giri inutili per cui il tutto si riduce ad una durata di un minuto e mezzo massimo di media.

I testi di entrambi i gruppi sono rigorisamente in italiano e sono catalizzatori di un'ira funesta palpabile. Violentissimi riff e drumming sono costruiti in modo veramente buono e anche la tecnica non lascia a desiderare così come la discreta produzione, benchè il genere desideri essere espresso sempre e comunque mediante la “sporcizia sonora” ed il vissuto.
Entrambe le band sanno il fatto loro ed entrambe le band -nel genere che suonano- non hanno nessun problema di sorta, il tutto scorre, si fa piacere e suscita un ascolto tutto sommato semplice, aiutato anche dalla corta durata delle tracce (il disco dura in tutto dodici minuti e mezzo!!!).
Logico che questo genere di musica non è fatto per tutti i tipi di orecchie, l'amante dell'AOR o del Power o -peggio ancora- del Progressive Rock/Metal deve assolutamente tenersi alla larga da questo tipo di sonorità, per tutti gli amanti dell'estremo invece, ragazzi miei, fatevi sotto!