Egart «De Termine Ordinis» [2010]
Egart
Titolo:
De Termine Ordinis
Nazione:
Italia
Formazione:
Stefano Muccio :: Vocals
Paolo Sacco :: Guitar
Filippo Lochetti :: Guitar
Alessandro Schietti :: Bass
Riccardo Liggieri :: Tastiere
Matteo Avanzo :: Drums
Genere:
Durata:
41' 41"
Formato:
Promo CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La poliedricità è un elemento fondamentale se parliamo della formazione degli Egart, band formatasi più di dieci anni fa ma giunti ad un debutto discografico vero e proprio soltanto ora, nel frattempo possiamo dire che i nostri hanno solcato plurimi palchi e si sono guadagnati il rispetto e la positività da parte della scena metal italiana.
Ciò che più salta all'occhio mentre si ascolta “De Termine Ordinis” è questa discreta padronanza nello spaziare tra generi diversi -anche di molto- tra loro generando un calderone di elementi disciolti all'interno in cui appare quasi caotico il risultato, per l'appunto la band autodefinisce il suo sound “Chaos Metal”.
Avvalendosi di una buona competenza sugli strumenti i nostri hanno dato vita a qualcosa che ancora appare non perfetto né si può definire capolavoro ma al tempo stesso riesce ad interessare ed a tenere incollati gli ascoltatori, se non altro per curiosità.
Il gruppo possiede una sorta di magnetismo all'interno dei singoli brani e di certo l'originalità è qualcosa di cui gli Egart puntano proprio tutto e ci si dannano l'anima per apparire più folli possibili, con l'inevitabile apprezzamento del sottscritto.
I nostri riescono ad inserire elementi di Death melodico all'interno di stanze di Gothic, Dark, Power, addirittura Progressive avvalendosi sostanzialmente della melodia più che dei cambi di ritmo veri e propri, nonostante compaiano sporadiche sfuriate di blast beat, ma senza pigiare troppo sull'accelleratore.
Pecca del disco? La pronuncia inglese scadente la quale in alcuni punti raggiunge un mood tutto all'italiana, non proprio adatto per questo contesto, senza contare che scoraggia l'ascoltatore fino a quel momento completamente impregnato nelle discrete atmosfere di De Termine Ordinis.
Insomma, come primo capitolo non è assolutamente da buttare ma mi aspetto dal futuro qualcosa di più evoluto, più sicuro.
Track by Track
- Ultra 70
- Lament Configuration 65
- Necronomicon 75
- Innsmouth 60
- Graveyard 60
- Zero Dimension 65
- Imperial Guard 65
- Nova 65
- End Of Generation 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1419 volte.
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