Collateral Damage «Collateral Damage» [2010]

Collateral Damage «Collateral Damage» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2011

 

Band:
Collateral Damage
[MetalWave] Invia una email a Collateral Damage [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Collateral Damage [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Collateral Damage [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Collateral Damage

 

Titolo:
Collateral Damage

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matt:: voce
Izzy:: chitarra
Steve:: basso
Slam:: batteria

 

Genere:

 

Durata:
38' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si aprono le porte a Viterbo grazie al suono metallico dei Collateral Damage, quartetto esordiente con il loro primo album studio omonimo.
Il genere è un inequivocabile heavy metal vecchia scuola, molto anni '80.
Il disco, composto da ben otto tracce, dopo una partenza discreta, irrompe col secondo brano intitolato "Labyrinth of Death", veloce e molto potente; la cosa che sconvolge un po' è la bellissima voce del frontman Matt, intonata e mai banale negli alti.
Il pezzo migliore è sicuramente la title-track, molto importante e suggestiva, impressiona anche nei soli chitarristici. Dopo un solo ascolto si inizia già a canticchiarla.
Il gruppo conferma la sua ottima tecnica strumentale, un po' in ogni caratteristica dell'album, e anche la registrazione non è da meno.
La chitarra suona molto heavy con il suo bel muting, ma anche se non è eccessivamente distorta (come piace a me) "spacca" moltissimo, ed è soprattutto comprensibile nei suoi tortuosi passaggi.
Degnissima di considerazione è anche "Man of Brain", brano tecnicissimo ma non per questo carente di passione metallica, anzi! ; il refrain vocale poi è veramente perfetto.
Non mi è piaciuta molto invece la settima traccia, "Light In the Dark Side", unica canzone lenta del disco che a mio parere non prende abbastanza l'ascoltatore, non disdegnando però l'impegno alla voce di Matt.

Credo che questo sia un gruppo validissimo sulla scena, anche perchè quando ti capita fra le mani un lavoro del genere così ben fatto, in una scena nella quale ormai tutto è stato dato, sei felice di recensire dei ragazzi che trovano ancora elementi nuovi. E soprattutto aggiungono l'ingrediente segreto: la passione per questo genere! Spero per loro un ottimo futuro!

Track by Track
  1. The Sin Flower 70
  2. Labirynth of Death 70
  3. Collateral Damage 85
  4. Drunk In A Bloody Rain 75
  5. Night Holiday 70
  6. Fall of Black Bird 70
  7. Light In the Dark Side 55
  8. Man of Brain 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di fabio HC pubblicata il --. Articolo letto 2011 volte.

 

Articoli Correlati

Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.