Hell's Crows «Screaming Dead» [2010]

Hell's Crows «Screaming Dead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
806

 

Band:
Hell's Crows

 

Titolo:
Screaming Dead

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lucky Lost :: Vocals
Simon Crow :: Guitar, Backing Vocals
Randy Rush :: Guitar, Synth, Backing Vocals
Alan Johns :: Bass
Johnny The Beast :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
40' 26"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quante band, in tutti questi anni, si sono formate tra i banchi di scuola, tra compagni di classe, tra voci di corridoio (nel vero senso della parola) e tra annunci di ragazzini che cercano elementi per completare il loro gruppo e per “rockeggiare”? Tanti, tantissimi e molti sono tuttora band internazionali note e indispensabili.
Gli Hell's Crows sono nati praticamente così, dall'esigenza (giustissima) di suonare tra amici e compagni di banco e proporre la musica che li ha sempre influenzati ed entusiasmati.
Ed è appunto di entusiasmo che vado a parlare ora.
Screaming Dead rappresenta la seconda esperienza discografica di questa giovanissima band, un EP , abbastanza lungo di minutaggio per rappresentare un EP in effetti, oserei dire che è quasi un album vero e proprio se considerate la durata di quaranta minuti passati ma in questo modo è già possibile farsi un'idea più dettagliata dei nostri, invece di trovarsi davanti la classica demo di dieci minuti scarsi in cui non si evince praticamente nulla.
Gli HC lo hanno detto: “rispettiamo i capostipiti del genere come Iron Maiden, Accept ma anche Judas Priest e Saxon ecc.” ed effettivamente lo hanno proprio fatto.
All'intero di Screaming Dead ci sono chiari esempi del background dei nostri giovani musicisti, ossia le band appena elecante le quali saltano fuori al momento più opportuno, tanto per ricordarci la musica proposta dal gruppo. Tutto il resto è originalità, sorprese, discreta tecnica nel concepire e nell'eseguire assoli di chitarra (la title-track ad esempio) e ritmi e soluzioni più moderne dei “mostri sacri del genere”.
Del resto il quintetto della provincia di Macerata ha ritenuto opportuno anticiparci che il genere (Heavy) è caratterizzato da influenze di chiaro stampo Inglese degli 80's con l'aggiunta di un po' di moderno qua e là. Chiaramente si tratta di una scelta apprezzabile. Se non l'avessero fatto avrei scritto di trovarmi davanti ad un lavoro di cinque ragazzi defender, categoria odiosa a mio avviso.
C'è da dire tuttavia che i nostri farebbero meglio a togliersi dal groppone le troppe influenze che hanno e a continuare a produrre musica ancora più originale. Le basi ci sono, la tecnica anche per cui come presupposti possiamo ritenerci soddisfatti. Adesso è il momento di creare qualcosa di nuovo fermo restando che i capostipiti non si toccano (ma non si possono nemmeno troppo imitare).
Ne sentiremo parlare di nuovo. Promossi.

Track by Track
  1. In The Dark 60
  2. Where The Mirage Doesn't Lie 65
  3. Screaming Dead 70
  4. Hell's Crows 70
  5. Slave Of Insanity 60
  6. Deep Inside Me 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

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