Masterdom «Wings Of Freedom» [2010]

Masterdom «Wings Of Freedom» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Hellbound »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Masterdom

Titolo:
Wings Of Freedom

Nazione:
Italia

Formazione:
Iacopo Farnocchia - voce
Thomas Frediani - chitarra
Simone Del Carlo - chitarra
Daniele Vento - tastiere
Andrea Moroni - basso
Simone Frediani - batteria

Genere:

Durata:
13' 13"

Formato:
Demo MC

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Masterdom sono un gruppo italiano proveniente da Pistoia, ormai attivi da molti anni (circa cinque per la precisione). Li ritroviamo in questo loro ultimo lavoro già con tanta esperienza alle spalle e, dopo i primi due demo dal nome "Angelic Riot" e "The Metal Goddes", ci ritroviamo con "Wings Of Freedom", composto da quattro brani di cui uno strumentale. L’artwork risulta ben fatto, anche se a volte lo si riscontra un po’ confusionario nel disegno, lo stile richiama molto tematiche puramente heavy e power metal, anche se tutti sappiamo che non bisogna giudicare un gruppo solo dalla copertina. Iniziando con l’ascolto della demo partiamo con il primo brano, ovvero "Bloody Souls", strumentale puramente incentrato su atmosfere suggestive, composto anche da una voce in parlato davvero bella. Come secondo brano della demo abbiamo "Levittimia Veren", da qui si intuisce subito una piccola vena prog della band, abbastanza piccola da non perdersi in inutili virtuosismi. La chitarra e la batteria hanno sezioni molto ben studiate, il brano raggiunge il suo culmine con un assolo di tastiera ben studiato. Il terzo pezzo di "Wings Of Freedom" è "Fire’n Flames", brano dove questa volta la sezione di chitarra la fa da padrone: un assolo molto bello da ascoltare e riascoltare a ripetizione. Arrivando al quarto brano della demo ci ritrovamo con il pezzo che da il nome a tutto, ovvero "Wings Of Freedom". Qui sono presenti tutti i buoni propositi dei primi due pezzi, tastiera e chitarra sono incastrate in maniera magistrale anche se gli altri strumenti sono un pò assenti. Concludendo, questo lavoro dei Masterdom non è per niente male, anzi ottimo, ma come tutte le cose non è esente da alcune critiche: infatti, i suoni possono risultare un po’ freddi, anche se non si sa se sia a causa della registrazione. La sezione ritmica risulta anch’essa un po’ molto fredda e in alcuni casi poteva essere anche un po’ più incisiva, la nota più dolente arriva dal basso, ovvero alcune volte ci si dimentica che questo gruppo abbia un bassista. La voce di tutto il lavoro non è male anche se come consiglio spassionato dovrebbe essere un po’ più naturale, ovvero più tendente al proprio timbro vocale. Concludendo, questo dei Masterdom risulta un lavoro abbastanza godibile anche se con alcune piccole attenzioni poteva diventare una vera demo coi fiocchi nonostante la band sia arrivata alla loro terza demo.