AA.VV. «Hardsounds Compilation Vol.1» [2011]

Aa.vv. «Hardsounds Compilation Vol.1» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
997

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Hardsounds Compilation Vol.1

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
45' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La webzine italiana Hardsounds.it ha da poco sviluppato e rilasciato mediante un download completamente gratuito (che potete trovare sul loro sito) il primo volume di “Hardsound Compilation” nel quale compare una selezione a cura di Davide Montoro & Company di dieci tracce in cui altrettante band del nostro paese si cimentano in sottogeneri diversi dell'heavy. Come prima release sarebbe potuta andare anche molto peggio data la scelta, a tratti buona e a tratti discutibile, dei vari brani tuttavia l'ascolto è risultato molto piacevole e con pochi inciampi qua e là.
Tra i vari gruppi sono saltati immediatamente all'occhio i più meritevoli ossia gli “As Likely As Not”, nostre vecchie conoscenze, con la loro devastante “My Last Confession” estratta direttamente dal loro ultimo lavoro “Stand Up And Nerve”, recensito poco tempo fa dal sottoscritto per Metalwave e devo dire che è stato un gran piacere riascoltare un pezzo di quel bel disco. Un'altra band che ha rappresentato una bella scoperta sono i bolognesi Furyu, portatori di un buon progressive rock dai tratti molto sperimentali che ha saputo distinguersi meritevolmente nel calderone della compilation con la canzone “Finalmente Io Sono”, presa dal full-lenght “Ciò Che l'Anima Con Dice”. Qua e là sono presenti realtà sufficientemente valide come gli “Innervacuum” che con “Melancolia” sono riusciti a convincere grazie alla loro tecnica purtroppo ancora troppo legata ai già noti Meshuggah per cui non rappresenta nulla di eccezionalmente originale, almeno a mio avviso. Non male nemmeno il brano di chiusa del disco “Midgard” e la loro “Broken Doll” che sembra presa in prestito dai torinesi Technophobia, ma che riesce ad essere apprezzabile quanto basta per ulteriori ascolti.
Personalmente questi sono stati i momenti di maggior spicco qualitativo della compilation mentre i rimanenti non mi hanno granché entusiasmato, forse per la poca originalità o forse per la criticabile qualità sonora con cui sono state registrate, fatto sta che come primo capitolo di una (speriamo) lunga serie di selezioni sonore probabilmente l'obbiettivo è stato centrato, ossia promuovere i lavori delle band la quale -è sempre meglio ricordarlo- è l'unica e più importante missione di una webzine.

Track by Track
  1. Marco Campanella - X-Ray Eyes 50
  2. Yikon - Murder Plan 55
  3. Carnal Gore - Vile World 50
  4. Necroshine - Where Is Your God? 60
  5. O - Inestinto 55
  6. Oceanides - Convalescence 60
  7. Furyu - Finalmente Io Sono 70
  8. As Likely As Not - My Last Confession 75
  9. Innervacuum - Melancolia 60
  10. Midgard - Broken Doll 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

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