Repsel «The Double Mask Of Human Kind» [2011]

Repsel «The Double Mask Of Human Kind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1430

 

Band:
Repsel
[MetalWave] Invia una email a Repsel [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Repsel [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Repsel [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Repsel [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Repsel [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Repsel

 

Titolo:
The Double Mask Of Human Kind

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marta Iacoponi - vocals, violin
Giorgio Napoleone - guitars
Lorenzo Cantarini - guitars
Emilio Zucchetti - bass
Paolo Dossi - drums

 

Genere:

 

Durata:
48' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' proprio un discreto esordio quello dei romani Repsel, dediti ad un originale progressive metal diluito pesantemente con influenze che vanno a toccare il gothic più mainstream ed il power metal meno spedito. La splendida voce di Marta Iacoponi calza a pennello in ogni brano e si fa portatrice di uno stile buono e funzionale, anche se debitore in larga parte di diversi altri vocalismi a mo' di Cristina Scabbia (la prima traccia “Fairies Of Dreams” a mio avviso ne è la prova più tangibile); non che la cosa sia negativa, anzi! Dal momento che non ne posso quasi più di ascoltare gli ultimi lavori dei Lacuna Coil, l'ultima fatica dei Repsel mi offre una vasta gamma di sospiri di sollievo.
Il sound della band può essere considerato sperimentale, perchè arriva a toccare molto più di quanto potrebbe fare se fosse solamente del progressive metal e crea un vero e proprio vortice di emozioni, contornate da una produzione veramente ottimale e da musicisti talentuosi e dotati di classe nella stesura dei pezzi. Persino un timido ma fermo violino fa capolino qua e là nei brani alleggerendo l'ascolto ma donandogli un'ulteriore exploit melodico. Ho apprezato particolarmente l'ottima “The Constant Fear Of Losing You”, brano che brilla in larga misura e che si fa ammirare non poco per tutta una serie di dimensioni che giungono direttamente dal progressive rock settantiano; qui il violino è all'apice della sua esecuzione e il tutto si abbassa un po' di tono arrivando dritto dentro di noi. Altra perla è senz'altro “The Silence Of Angels”, grande pezzo davvero! Nonostante qualche leggero riempitivo qua e là il disco riesce a raggiungere un clima davvero buono e sono sicuro che darà i risultati sperati. C'è stato tantissimo lavoro dietro -e si sente- ed i nostri non potrebbero aver iniziato la loro carriera meglio di così. Francamente un loro live me lo gusterei non poco.

Track by Track
  1. Fairies Of Dreams 70
  2. Please, Don't Throw The Dice 70
  3. No Hope 65
  4. Guantanamo Bay 70
  5. The 6th Of August 1945 65
  6. The Constant Fear Of Losing You 90
  7. Frontier 60
  8. The Silence Of Angels 50
  9. The Doubt 65
  10. War Machines 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1430 volte.

 

Articoli Correlati

Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.