System Syn «All Seasons Pass» [2011]
System Syn
Titolo:
All Seasons Pass
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Clint Carney :: Vocals, All Studio Instruments
Jake Strange :: Live Guitars, Backing Vocals
Adam Vex :: Live Synth, Backing Vocals
Adam Strange :: Live Synth
Jon Siren :: Live Drums
Genere:
Durata:
43' 7"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I System Syn sono un progetto americano scaturito dalla mente del master-mind Clint Carney, polistrumentista che si occupa della registrazione del materiale in studio mentre sulla sfera live viene aiutato da altri quattro musicisti session-men.
La musica di cui si occupano i System Syn non ha nulla a che vedere con l’heavy metal, nemmeno lontanamente quindi ignoro cosa possa centrare con Metalwave ma ascoltarlo è stata un’esperienza tutto sommato divertente trattandosi di musica elettronica tendenzialmente industrial con leggerissime tinte harsh-EBM , timidi richiami alla techno degli anni 90, quella più minimale e la melodia di qualcosa di accostabile ai Depeche Mode e ai primissimi Ministry.
Di melodico in effetti c’è tantissimo e il tutto è costruito in modo anche buono per valorizzare al massimo la voce oscura e accattivante di Carney che, brano dopo brano, convince senza troppi problemi.
L’aspetto live resta per me ancora ignoto ma intanto, ascoltando per bene “All Seasons Pass” si possono evincere buone idee e passaggi melodici improntati sul gioco della semplicità; certo, aleggia sempre un “già sentito” ma risultare originali al massimo in questo genere è un’ardua impresa dal momento che esisteranno centinaia di band e progetti (molti anche sconosciuti ai più) del genere.
Di industrial posso dire che per me questo platter ha molto poco, se intendiamo l’industrial-EBM o l’industrial puro e semplice alla vecchia maniera del ben noto Trent Reznor dal momento che la scelta di determinati sintetizzatori, pad e il modo di cantare effettato veramente poco rendono questo lavoro sperimentale in minima parte per cui credo ci si possa fermare qui e consiglio l’ascolto/acquisto a coloro che intendono mettere nello stereo della macchina qualcosa di semplice, ritmato, tonale e dai suoi anche abbastanza dolci. E’ un disco che tiene compagnia ma quanto a brillare è ancora lungi dal farlo.
Track by Track
- God Damn 70
- Path of Least Resistance 60
- Ordinary Life 65
- An Excuse Never Received 60
- Mercy 50
- Good Night 70
- Homecoming 65
- Absence 60
- The Lesson 60
- Funeral 70
- Confession 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 55
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 645 volte.
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