InvernO «Thrashgressive» [2011]

Inverno «Thrashgressive» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zoro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1754

 

Band:
InvernO
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Titolo:
Thrashgressive

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pier:guitar
Burro:bass Guitar
Frigo:guitar And Voice
Davide:drums

 

Genere:

 

Durata:
34' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli album da recensire mi pervengono per e-mail, di solito in forma di archivio dove, accanto alle canzoni, trovo artwork, biografia del gruppo e altre amenità. Stento a credere che la cover di Thrashgressive, dei connazionali Inverno, sia il disegno (a pennarello?) pervenutomi , a cui darò un 70 per la simpatia. Non parliamo poi delle informazioni sul gruppo, del tutto assenti, e che mi sono premurato di trovare su internet. A quanto pare gli Inverno vengono dalla provincia vicentina e amano la figa, la birra e il thrash. Lieto di condividere tante passioni con i nostri eroi, mi accingo ad esaminare il loro album.
Anche se il monicker mi aveva portato a pensare ad un thrash tecnico e intimista tipo Nevermore, mi ritrovo davanti a riffacci zozzi e ritmi trascinanti vecchia scuola, un vero viaggio indietro nel tempo di venticinque anni. Testi sbarazzini e attitudine festaiola concludono la ricetta, confezionando per noi un thrash metal verace e genuino.
Per tutto l’ascolto dentro di me si sono scontrate due anime: da una parte quella del critico cinico e distaccato, sempre pronto a condannare la carenza di idee e la reiterazione di un suono del quale, diciamocelo, si è già detto tutto. Dall’altra quella più d’adolescente, che non riesce a star fermo quando la canzone spacca abbastanza da richiedere l’headbanging.
Gli Inverno pur non essendo dei geni del songwriting, sanno come si suona una degna colonna sonora per una seduta di mosh. Il loro sound è pieno e vorticoso, ed emerge in tutta la sua potenza soprattutto nella parte centrale dell’album: Chemical Death è una vera raffica di legnate, Beer irresistibile nella sua cafoneria, War scoppiettante e anthemica come poche, anche se plagia un po' i Sepultura. Sono inoltre degli ottimi musicisti, la loro preparazione tecnica si merita un bel pollice in alto.
Purtroppo la produzione non esalta la voce del singer, che sfigura di fronte agli altri strumenti, non risultando incisiva come il genere richiederebbe. Inoltre la batteria a volte ha proprio un brutto suono ovattato, e le chitarre pure a tratti non urlano come dovrebbero. Però non starò troppo a cagare il cazzo per questo, è un autoproduzione in fondo.
In sostanza, ogni appassionato di Thrash dovrebbe dare una possibilità a questi ragazzi, e chiunque si trovasse nelle vicinanze di un loro concerto farebbe meglio ad andarci, sono sicuro che dal vivo sono anche meglio che da cd.

Track by Track
  1. Intro 65
  2. Tsar Bomb 60
  3. Prey 65
  4. Chemical Death 70
  5. Beer 75
  6. Terrorizer 65
  7. War 75
  8. Religious Explosion 65
  9. Lager 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
68

 

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