Hammercult «Rise Of The Hammer» [2011]
Hammercult
Titolo:
Rise Of The Hammer
Nazione:
Israele
Formazione:
Yakir Shochat - Vocals
Arie Aranovich - Guitars
Guy Ben-david - Guitars
Elad Manor - Bass
Maayan Henik - Drums
Genere:
Durata:
18' 0"
Formato:
EP
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sussurri. Suoni stridenti. Poi l’irruzione di una batteria rissosa, e subito il riff più simile ad una motosega che abbiate mai avuto modo di sentire ci si pianta nel cervello e ce lo apre in due. L’inizio dell’EP Rise of the Hammer, degli israeliani (!) Hammercult è solo una goccia in un mare di nera, magnifica brutalità. Forse ne avete sentito parlare come vincitori della metal battle al Wacken 2011, un premio strameritato mi sentirei di dire, nonostante di questa band sembra che nessuno ne voglia parlare per la rete. Unite thrash, screams acidi, una buona dose di epicità e testi di una cattiveria inaudita, e avrete un’idea di cosa vi aspetta. La musica dei nostri non lascia un attimo di tregua, ci delizia e ci perseguita, è violentissima e allo stesso tempo ci si pianta subito in testa con dei ritornelli irresistibili e corali. Ma la cosa che più colpisce di questi ragazzi, è come la loro musica abbracci il thrash in tantissime sfaccettature: cavalcate classiche della vecchia scuola americana, passaggi moderni e groovy, picchi di inaspettata e bellissima melodia, il tutto condito da una malignità prettamente black. Insomma, abbiamo a che fare con dei musicisti metal completi, che costruiscono canzoni non solo non uguali tra di loro, ma nemmeno uguali a se stesse: non c’è un passaggio che, con lo svolgersi della canzone, non si sviluppi, arricchendosi di sfumature, di un nuovo riff, di un cambio d’umore. E per quanto mi sforzi non riesco davvero a trovare difetti, a parte la canzone Diabolic Overkill, leggermente più sottotono delle altre, anche se di pochissimo. Si può considerare come difetto il fatto che il disco è troppo breve? Beh, allora fine dei difetti.
Consigliatissimi a chiunque si consideri un metallaro. In novembre saranno in Italia, di supporto ai DRI. Se fossi in voi, non me li perderei, questi ragazzi hanno talento ed energia a palate, e faranno tanta, tanta strada.
Track by Track
- Black Horseman 85
- Hell's Unleashed 85
- Devil Chainsaw Fuck 85
- Diabolic Overkill 75
- Stealer of Souls 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 75
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
83Recensione di Zoro pubblicata il --. Articolo letto 1514 volte.
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