Mephorash «Death Awakens» [2011]
Mephorash
Titolo:
Death Awakens
Nazione:
Svezia
Formazione:
Lethargus - Lead Guitar
Ors - Vocals
Siatris - Rhytm Guitar
Pestifere - Bass
Indomitus - Drums
Genere:
Durata:
33' 4"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Alzate il volume perché non si sente niente! Come ogni copione raw black metal, l'impegno del gruppo è maggiormente focalizzato nel rendere complesso/fastidioso l'ascolto tramite riverberi, registrazioni mixate a caso. In realtà la registrazione non è poi così sfocata, ma sopratutto l'intento primario dei Mephorash non è quello di essere una band black metal nonostante il vistoso face painting; ma procediamo con ordine.
Le maggiori influenze di questo disco si attribuiscono senza troppa difficoltà a gruppi come Mayhem e Darkthrone e un brano come “The Black Path” lo dimostra ampiamente: introduzione enfatica alla “The Dance Of Eternal Shadows”, seguito da uno stacco fulmineo e sbatacchiato molto simile a “Pure Fucking Armageddon”. Scostata l'orrida tendina del metallo nero si scoprono gli altarini, e viene alla luce la vera anima del gruppo e tutta la loro volontà nel rendere tributo (o nel perpetrare) le gesta dei gruppi death metal svedesi sorti a cavallo tra gli anni 80 e i 90; i questo caso le tracce “The Lies” e “Death Awakens” denotano più di semplice affinità con gruppi come Entombed o Unleashed: chitarra solista che fraseggia lugubre e apertura enfatica con doppia cassa e tremolo picking. Su “Death Awakens” si trova persino uno stacco thrash di scuola tipicamente Sodom, Destruction, a rafforzare il rapporto con gli anni 80 e l'inizio di tutta quella musica marcia e corrotta.
Nel complesso abbiamo un album piuttosto sentito, sebbene assolutamente derivativo, e godibile nelle atmosfere e anche nei piccoli dettagli delle decadenti intro ed outro; la prima dichiaratamente ambient è tipicamente horror, la seconda invece, propone un lugubre pezzo di pianoforte.
Non mancano le ingenuità, un po' volute, suppongo, per ovvi motivi, un po' per il fatto che si tratta comunque di un album di debutto.
L'impressione che ne ho avuto è comunque quella di una una maggior convinzione in sede compositiva e non è detto che i Mephorash non riescano a rendersi maggiormente personali e ottenere un suono più definito; staremo a vedere.
Track by Track
- A Scourge Of Degraded And Desecrated Souls 65
- Scathe And Burneth 65
- The Black Path 65
- Sleep Tight Chosen One 60
- Crushed Under Evil 65
- The Lies 70
- Death Awakens 70
- Hangmans Curse 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
65Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 730 volte.
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