Buck Satan And 666 Shooters «Bikers Welcome! Ladies Drink Free!» [2011]
Buck Satan And 666 Shooters
Titolo:
Bikers Welcome! Ladies Drink Free!
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Al Jourgensen - Vocals, Instruments
Genere:
Durata:
50' 36"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Secondo un aneddoto dello stesso Al Jourgensen, durante un agreste pomeriggio viene sorpreso da un serpente, che riesce a morderlo. Con una gamba iniettata di veleno Al corre più rapidamente possibile verso un luogo di soccorso. Il dottore che trova presso la struttura, dopo aver rapidamente osservato il problema, comunica al poveretto che la sua assicurazione non copre quel tipo di incidente. Al rimane basito, ma la reazione è immediata: esce, va a recuperare un fucile dentro la sua vettura, torna dal medico e gli dice: “Curami, perché se devo perdere una gamba, ne perderai una anche tu!”. Detto fatto.
Questo per dire: la mente dei Ministry ha nel cuore un certo tipo di sonorità, e di vicende anche, legate alla tradizione rurale americana. Ecco dunque che viene naturale il progetto Buck Satan The 666 Shooters. “Bikers Welcome! Ladies Drink Free!” è un album che racchiude tutto lo spirito dissacrante (per così dire...) di Al Jourgensen, ma anche tutti i caratteri attitudinali e musicali dei vari progetti che lo hanno visto protagonista. Il lavoro è una collezione di dodici tracce di musica country, rockabilly, bluegrass, filtrato attraverso effetti distorti, sintetizzatori e accompagnati da ritmiche di drum machine più fasulle che mai, interpretato tra gli altri da musicisti metal e hard rock, ma anche suonatori di strumenti folk.
A mio modo di vedere si delineano due potenziali dicotomie: in primo luogo la fredda, ma altresì distorta esecuzione a base di rumori e batterie elettroniche che si contrappongono ad un genere tradizionale e popolare, spesso suonato con strumenti di vecchia concezione; e poi la presa di posizione nel narrare storie sordide e corrotte da un finto satanismo, che crea una forte antitesi con i più classici temi buonisti, quando non smaccatamente cristiani del country sound da classifica. Non che non siano mai esistite mosche bianche nel folk americano bianco, ma i tratti tipici sono piuttosto noti.
Ecco dunque un gruppo di canzoni dalla durata media, il tempo di un singolo, particolarmente godibili e sorprendentemente intesi in diversi casi; febbrili pezzi spediti a ritmo di bluegrass come l'apertura di “Quicker Then Liquor”, che ci trasporta subito in una malfamata bettola in qualche statale deserta; “What's Wrong With Me” e un brano dai toni sostenuti con un ritornello commovente; “Ten Long Years” è una ballata deviata interpreta con la solita roca voce, che odora di stallatico, quadriglie e paesaggi sterminati.
Può essere un ascolto duro per coloro che non hanno mai apprezzato il country (che in America è un po' come ascoltare Gigi D'Alessio, per chi non lo sapesse o non ci avesse mai pensato...), ma è sicuramente un disco fatto bene e ricco di motivazione che trasuda; anche se vorrebbe sembrare quasi fatto su due piedi.
Track by Track
- Quicker Than Liquor 75
- What's Wrong With Me 80
- Medication Nation 80
- Drug Store Truck Drivin' Man 75
- The Only Time I'm Sober is When you're Gone 70
- Cheap Wine, Cheap Ramen 70
- Down The Drain 75
- Sleepless Nights And Bar Room Fights 75
- Friend Of The Devil 70
- Ten Long Tears In Texas 80
- I Hate Every Bone In Your Body Except Mine 75
- Take Me Away 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 762 volte.
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