Drakkar «When Lighting Strikes» [2011]

Drakkar «When Lighting Strikes» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zoro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2216

 

Band:
Drakkar
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Titolo:
When Lighting Strikes

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dario Beretta - Guitar
Dave Dell'orto - Vocals
Corrado Solarino - Keyboards
Simone Cappato - Bass

 

Genere:

 

Durata:
56' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ritorno in pista per i Drakkar, che giocano le carte della tecnica e dell’ambizione in questo nuovo When Lighting Strikes, concept album che racconta un odissea fantascientifica a bordo di antiche astronavi aliene, sorretta sulle note di un power a cavallo tra Italia e Germania (non sempre dal sound non si direbbero italiani), sporcato di thrash e di divagazioni progressive e sinfoniche, in cui le tastiere tirano in causa anche strumenti inusuali per il genere (bello l’hammond di The Armageddon Machine). Una musica che aspira ad essere epica ed evocativa, e ci riesce benissimo, regalandoci atmosfere solenni e cariche di immagini, che si delineano vivide davanti a noi se solo chiudiamo gli occhi.
I problemi della musica di When Lighting Strikes, sono quelli del power con ambizioni: il caricare la musica di virtuosismo e progressione, spesso la priva dell’immediatezza sulla quale di solito il genere basa il suo successo (nonostante più o meno la totalità dei pezzi siano improntati al ritornello incisivo), e alcuni pezzi risentono di questa mancanza di immediatezza, e fanno rimpiangere le band del genere (le composizioni di Luca Turilli su tutte), in cui tecnica e orecchiabilità si amalgamano senza grumi. Sarei un infame a dire che la musica contenuta in questo When Lighting Strikes sia brutta, o poco curata, semplicemente si inserisce in un filone già ben consolidato senza apportare grosse novità, relegandola ai soli fan del power. E poi l’album ha il grande pregio di essere un concept di power metal, pur senza contenere noiose divagazioni orchestrali e parti recitate (quelle con cui i Rhapsody ci hanno annoiato negli ultimi album, per intenderci).
In sostanza un disco gustoso, una buona prova di mestiere, in cui ogni ingranaggio è al suo posto e ben oliato, che non stupisce ma intrattiene benissimo chiunque ami il power nella sua accezione più evocativa, quando ha una storia da raccontare.

Track by Track
  1. Hyperspace - The Arrival 65
  2. Day of the Gods 65
  3. The Armageddon Machine 70
  4. In the Belly of the Beast 70
  5. Revenge Is Done 70
  6. When Lightning Strikes 75
  7. Winter Soldiers 70
  8. Salvation 70
  9. At the Flaming Shores of Heaven 70
  10. We Ride 65
  11. The Awakening 65
  12. My Endless Flight 75
  13. Aftermath - The Departure 65
  14. Engage! 70
  15. New Frontier 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

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