Ælegy «Ælegy» [2011]

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Ælegy

Titolo:
Ælegy

Nazione:
Italia

Formazione:
Massimiliano Mantovanelli :: Vocals
Riccardo Spadi :: Guitar
Leonardo Fravezzi :: Guitar
Matteo Fiori :: Bass
Matteo Polinari :: Drums

Enrico Marchiotto :: Sessions Keyboards

Genere:

Durata:
23' 23"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Da Verona arriva il primo omonimo EP della giovanissima band degli Ælegy, votata ad Symphonic Black Metal più volto a persuadere l’ascoltatore con le atmosfere che con incursioni del metal estremo, tipo ritmi più serrati, blast beat e affini.
Pur avvalendosi di basi solide che potremmo trovare in qualcosa dei Cradle Of Filth e sicuramente nei Dimmu Borgir di una decina di anno fa, i nostri dimostrano una sufficiente predisposizione a personalizzare tutte le varie influenze che mescolate assieme restituiscono la sonorità che gli Ælegy vanno ricercando usando anche idee tratte dagli Amon Amarth, Ensiferum e qualcosa dei Turisas.
Non male le voci, marce al punto giusto e quasi perfettamente incrociate con delle chitarre che fanno della dissonanza la loro caratteristica principale mentre tappeti continui di archi e pad ricoprono adeguatamente il tutto fungendo solo ed esclusivamente da collante, purtroppo sia i ritmi che gli assoli lasciano a desiderare quanto a precisione e a idee per cui consiglierei di rivedere prima di tutto queste pecche.

Certo, come lavoro non posso gridare al capolavoro o a quale chissà cosa di originale ma del resto l’omonimo EP non è altro che il primo lavoro discografico di un gruppo formatosi da poco e quindi con l’ovvia caratteristica di essere ancora immaturo e tendente a fare il passo più lungo della gamba. Non mancano belle trovate comunque, “Desacralize His Throne” è costruita bene (a prescindere dalla precisione scarsa) e anche l’ultima interessante “Let The Symphony Bound Your Spirit” ma, secondo noi, è lecito aspettarsi di più dagli Ælegy. Chissà.