Kaptivity «Walk Into The Pain» [2012]
Kaptivity
Titolo:
Walk Into The Pain
Nazione:
Italia
Formazione:
Il Franz :: Vocals
Zi :: Guitars
Nick :: Guitars
Lorenzo :: Bass
Dany :: Drums
Genere:
Durata:
37' 50"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il mio avvertimento iniziale è basato su questo: qualora siate appassionati di Death Metal stile moderno e incentrato maggiormente su contaminazioni musicali anche distanti quanto una galassia dall’altra smettete di leggere questa recensione e non iniziate nemmeno l’ascolto di “Walk Into The Pain”, debut album dei nostrani Kaptivity.
I nostri infatti, coscienti del fatto che proporre Death Metal moderno non rappresentava la loro prerogativa né tantomeno la coscienza di una proposta originale, hanno optato per entrare in una macchina del tempo e ritornare ai tempi dei primi anni 90, periodo in cui “Walk Into The Pain” avrebbe davvero potuto diventare uno dei maggiori dischi cult della stagione con il suo incedere a mo’ di “Old-School”.
La scommessa l’hanno vinta pienamente riuscendo in una pubblicazione marcia, sporca, violenta, rabbiosa e devastante come la stessa musica che suonano. E’ affascinante l’ira funesta con cui ritmiche assassine si sposano con riff vecchio stampo e il totale mood risuona di atmosfere orrorifiche e deleterie.
C’è un lavoro di squadra eccellente, lavoro in cui ogni elemento del quintetto dà il suo contributo apponendo tasselli per la resa totale definitiva che ci restituisce un buon tributo per un genere che ne ha davvero viste tante e che è stato portato all’esasperazione nauseante da centinaia di band. Chiunque potrebbe pensare che i Kaptivity possano in qualche modo risultare stucchevoli, con questi presupposti, e invece “Walk Into The Pain” è un buon disco che, tuttavia per essere al meglio apprezzato, necessita di una sostanziale contestualizzazione.
Poco male direi! Non mancano di certo estimatori delle radici di un genere di metal estremo che avrebbero la possibilità di restare completamente soddisfatti da tutto ciò.
Sfuriate continue, episodi di rallentamenti al limite del Doom ma subito trasformati da improvvise tirate di velocità e precisione senza mai fare il passo più lungo della gamba mentre un growl profondo e intenso inneggia alla morte e all’annichilimento totale. Buona e soprattutto opportuna la produzione mentre, per sua natura, l’originalità del prodotto posso applicarla più che altro al coraggio della proposta in generale che, comunque sia, è valida e funziona.
Diamo il benvenuto ai Kaptivity allora!
Track by Track
- Intro 55
- Kaptivity 70
- Dawn Of The Immolated 70
- The City Of Pain 70
- Contaminated 70
- Infected 70
- Tortured 75
- Burning Until The End 80
- Obscure (Blind Path) 75
- Outro (End Of Path) 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
71Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1742 volte.
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