Goldenseed «The War Is In My Mind» [2012]
Goldenseed
Titolo:
The War Is In My Mind
Nazione:
Italia
Formazione:
Gabriele Pala: Guitar, Vocals, Programming
Genere:
Durata:
52' 21"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Eccoci giunti ad esaminare il terzo lavoro targato Goldenseed, monicker del progetto solista del triestino Gabriele Pala, virtuoso chitarrista classe ’77 già in forza a Obscenity e Karnak. The War is in my Mind, uscito sotto l’egida della SG Records, è un titolo che è tutto un programma, e già ci inserisce nella complessità di un landscape sonoro davvero cerebrale: ritmiche tortuose, sincopate, volte a sorreggere un’intricata serie di evoluzioni chitarristiche davvero estreme, alternate a digressioni che strizzano più volentieri l’occhio alla fusion, in cui la fanno da padrone la scelta di suoni più morbidi, tempistiche flessibili e la sperimentazione in campo armonico e melodico. I riferimenti per l’ascoltatore non mancano: Zappa (un titolo come An Homage to Frank lascia pochi dubbi), Cynic (sia nelle evoluzioni solistiche che nei momenti più rilassati, come in Aragonite Sea), Aghora, volendo Jeff Loomis nelle ritmiche downtuned più incazzose, e perché no, anche i conterranei Sadist, importante riferimento se si vogliono miscelare partiture estreme, digressioni fusion e inserti tribali (ascoltare G1s Transition per credere); il platter è comunque dotato di una coerenza interna che cerca di non farci sfuggire la personalità dell’artista in questione. Un’uscita interessante per gli amanti dei virtuosismi sulle sei (e magari anche sette/otto) corde ma, purtroppo, relegata proprio a questa frangia di ascoltatori, vuoi per la poco accessibile proposta, appunto eminentemente chitarristica (magari anche un po’ derivativa) e attingente a generi piuttosto di nicchia, vuoi per le manchevolezze nella composizione e nell’esecuzione del contesto non chitarristico, limitato da suoni freddi, plasticosi e talvolta da discrete lacune nel programming della drum-machine. Da segnalare la presenza di Stian Culto, ex-Mayhem, alla voce nella conclusiva (Dead) On the Road, discreta cavalcata spezzacollo.
Track by Track
- The R38 Class 55
- Kosmos 233 65
- A Million Random Digits 70
- Aragonite Sea 70
- Blindness 60
- A Homage To Frank 65
- The Enhancer Trap 60
- Xpt3 55
- G1S Transition 65
- The Cathedral of Incarnation 60
- (Dead) On the Road (ft. Stian Culto) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
64Recensione di Gods Hammer pubblicata il --. Articolo letto 1544 volte.
Articoli Correlati
News
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.