Blood Red Water «Tales Of Addiction And Despair » [2012]

Blood Red Water «Tales Of Addiction And Despair» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Blood Red Water

Titolo:
Tales Of Addiction And Despair

Nazione:
Italia

Formazione:
Michele :: Vocals
Volt :: Guitars
Lorenzo :: Bass
Fiorica :: Drums

Genere:

Durata:
23' 17"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

“Blood Red Water” è una creatura sforna-mostruosità e “Tales Of Addiction And Despair” è la prova di quattro menti eclettiche che hanno trovato nel tempo uno stile molto personale di intendere lo Sludge-Doom trasformandolo in un susseguirsi di episodi malati e visionari tra cui spiccano senza dubbio le ottime “The Perfect Mix” e “Ungod”, momenti di energia ma anche distorte visioni semi-drammatiche fatte di schizzati rallentamenti doomy con intromissioni di Stoner, Noise, picchi di Desert Rock e accenni Lo-Fi pur essendo brani prodotti in modo eccellente e quindi cariche di sonorità e valore dato ai singoli strumenti che fanno del tutto per raccontare queste cinque storie, riuscendoci senza fatica.
Gli urli agghiaccianti del singer Michele fanno salda presa su fangosi cammini ritmici mid-tempo (ma anche improntati sulla velocità in alcuni punti) accentuati dal fatto che “Tales Of Addiction…” partorisce naturalmente climi di terrore puro mentre chitarra e basso distorti e gravi camminano a passo d’elefante in questa melma sonora pesantissima.
Non è certamente un disco da ascoltare mentre si è alla guida di un auto ma nemmeno in camera da letto in modo distratto. Nell’ultima fatica dei nostri ci va impiegata molta concentrazione e gli occhi dell’ascoltatore devono essere, a mio parere, chiusi e pronti a far fronte ai più vividi pensieri e alle fantasticherie più realistiche, pena un’esperienza fredda e calcolatrice.
C’è molto potenziale nel quartetto nostrano, potenziale che, per la maggioranza, vien fuori in questo EP ma la band ha ancora molto da offrire, ne sono certo, e non passerà molto tempo prima che ne sentiremo parlare ancora.