Forasdomine «Electric Ofelia» [2011]

Forasdomine «Electric Ofelia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
825

 

Band:
Forasdomine
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Titolo:
Electric Ofelia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ignazio "ignis" Sechi - Tutti Gli Strumenti

 

Genere:

 

Durata:
1h 1' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Certi dischi nascono ostici nell'intezione, prima che nella realizzazione. Per accorgersene basta leggere la nota di presentazione di Ignis, mastermind nonché unico membro del progetto Forasdomine: la sua creatura è presentata come un'entità in fieri, aperta a qualsiasi possibilità, a scapito della catalogazione che le si voglia dare.
Promessa mantenuta al 100%. Ma "Electric Ofelia", viste le premesse, mostra tutti i suoi talloni d'Achille nel momento in cui ci si appresta all'ascolto. E questo assolutamente non perché sia un disco che con il metal non ha nulla da spartire, ma piuttosto perché per le sue caratteristiche rappresenterebbe un ascolto difficile per chiunque.
Andiamo con ordine, partendo dall'aspetto più banale: l'assenza totale di voce. Lo considero comunque il male minore perché esistono artisti capaci di fare musica incredibile anche solo grazie agli strumenti (i primi che mi vengono in mente sono i Blotted Science ma anche i Dysrhythmia), ma anche solo il pensiero di un'ora di musica non cantata non è confortante per chi si appresta per la prima volta ad un gruppo, di qualunque genere esso sia.
A questa caratteristica si accompagna poi un vero e proprio difetto: in questo caso intendo la ripetitività delle canzoni, che, accompagnata a quanto detto sopra, forma un grave handicap per il disco. Il pensiero che mi sorge più spontaneo è che questo tipo di musica da sola è come "monca": sarebbe un'ottima colonna sonora accompagnata ad immagini o giochi di luce, ma presa da sola è come se mancasse un pezzo importante che le possa dare man forte e farla decollare. Un pensiero che non è facile spazzare via, specie di fronte ad undici brani totalmente diversi l'uno dall'altro, appunto come se fossero nati come supporto, e non dotati di una completezza propria. In "Electric Ofelia" c'è di tutto: se vogliamo cercare dei paragoni vicini a noi, ci sono delle ritmiche tra lo stoner e lo space rock in "Astromedusa/Eleusinia", oppure reminiscenze dei Samael di "Era One" in un pezzo come "Heliantus". Ma sarebbe inutile andare oltre. Di sicuro il disco è pervaso da un alone oscuro continuo, ma la stessa continuità non può essere assicurata da bruschi passaggi dall'elettronica, a momenti acustici e poi elettrici, e poi altro ancora di brano in brano.
Questi undici brani, fini a se stessi, per ora non bastano.

Track by Track
  1. Black Summer Carnival 50
  2. Divina 50
  3. Mama Of The Sun 60
  4. Hychnos Hypnos 60
  5. Campeda 60
  6. Heliantus 60
  7. Lilith De Fatmah 55
  8. Alguer 50
  9. Electric Ofelia 55
  10. Astromedusa/Eleusinia (Ghost Track) 60
  11. Mistral 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
59

 

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