Sieghetnar «Die Asche Eines Geistes» [2008]
Sieghetnar
Titolo:
Die Asche Eines Geistes
Nazione:
Germania
Formazione:
Thorkraft :: All
Genere:
Durata:
22' 36"
Formato:
EP
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La Ashen productions decide di ristampare questo EP di Sieghetnar, una band di depressive black/doom metal strumentale che per questa occasione (leggo i credits) pare essersi incarnata nell’unica figura di Thorkraft, autore di tutti gli strumenti. In realtà l’EP a noi pervenuto è un singolo, costituito da una sola canzone chiamata appunto “Die asche eines geistes” e che dura più di 22 minuti e mezzo, e precedentemente era uscito come demo autoprodotto del gruppo, dopo 4 full length.
Benché io sia allergico ai brani esageratamente lunghi (quasi fosse un canovaccio da rispettare senza neanche sapere il perché), benché io reputi l’attuale panorama depressive/suicidal shoegaze etc etc non sempre di qualità professionale (anzi) o addirittura credibile, va detto che questa canzone qui contenuta non è affatto male: fino ai primi 6 minuti è un intro lunga e fatta su suoni, poi diventa un bel brano depressive, a metà tra lo spaziale e l’onirico. La canzone è strumentale e funge da colonna sonora molto bene, è graziata da ottimi riffs e l’atmosfera generale è più che gradevole, con l’apice a 13 minuti e mezzo.
Ciò che penalizza fortemente questo cd però, è il senso pratico. Non si capisce per esempio per qual motivo Thorkraft e la Ashen Productions abbiano deciso di ristampare questo demo ma non gli altri 3 fatti nello stesso periodo da Thorkraft, in modo da dare al pubblico più materiale da ascoltare. Se avessero ristampato tutto, sarebbe stato un bel doppio cd di retrospettiva molto utile, ma così è un po’ pochino. Cattiva qualità di tutti gli altri demo? Inadeguatezza del materiale? Può essere, ma allora per qual motivo non usare questo brano per un’altra release, o completarla? A chi mi risponde: “sono scelte del musicista”, io rispondo: “Sì, ma i soldi con cui si deve comprare il cd sono miei” e francamente con quello che costano qui in italia i cd e con la reperibilità che gli stessi cd hanno, non ne vale la pena.
Insomma: un singolo bello, ma l’acquisto dello stesso così com’è non conviene a causa di una esiguità del materiale proposto che penalizza il rapporto qualità – prezzo, difficilmente appetibile proprio per questo motivo. Se avete i soldi compratelo pure, ma per me spendere soldi per così poca roba mi pare esagerato. Aggiungete 10 voti al punteggio del cd se badate solo alla musica.
Track by Track
- Die Asche eines Geistes 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
60Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 780 volte.
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