Gate Three «Out Of Brain » [2012]
Gate Three
Titolo:
Out Of Brain
Nazione:
Italia
Formazione:
Paolo Serughetti :: Guitar, Keyboard , Synth
Andrea Mastrigli :: Bass
Andrea Carminati :: Drums
Michela Pinton :: Vocals on track 3
Viola Vetteruti :: Vocals on track 5
Leslie Abbadini :: Vocals on track 11
Genere:
Durata:
48' 38"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Potrei scrivere di tutto su “Out Of Brain” dei Gate Three ma di certo non potrei mai sognarmi di omettere che non si tratta di un album dotato di creatività e originalità impressionanti.
E’ un disco strano, strano è affascinante se vogliamo, sono quasi cinquanta minuti di brani prevalentemente strumentali (tranne tre o quattro eccezioni in cui il trio è coadiuvato dalla presenza dell’altro trio di voci totalmente femminili) in cui avviene praticamente di tutto.
Enormi stravolgimenti sono inseriti qua e là ed in modo anche molto repentino riescono a trasformare il Rock Melodico/Pop-Rock/Electro-Heavy e chi più ne ha più ne metta in musica dalle infinite sfaccettature.
Qualche pecca tuttavia c’è e, per gusti personali, rappresenta più di un neo all’interno della release: troppa chitarra, troppi soli della stessa e tastiera relegata al livello di semplice strumento di accompagnamento.
Mi spiego: l’assoluto e indiscusso protagonismo della chitarra porta a pensare leggermente che “Out Of Brain” possa in qualche modo essere considerato come un campionario di pattern eseguiti in modo pressoché perfetto per un DVD di un metodo per chitarra e tutto ciò spegne un po’ la proposta, specialmente poiché questo fatto avviene in troppi brani, tutti meravigliosamente eseguiti per carità, ma il tedio è sempre in agguato per coloro che si definiscono curiosi e vogliono accostarsi ad un prodotto del genere.
La qualità con cui il tutto esce fuori è dignitosa ai massimi livelli e l’inserimento di enormi quantità di elettronica, samples e programmazioni di certo svolge un ruolo che posso definire interessante e fuorviante insieme: l’ultimo brano “New Era” meriterebbe dei voti altissimi se non fosse improvvisamente trasformato in una canzone da discoteca anni 90 per mezzo di ritmi chiaramente Dance e il fatto che la chitarra continui nei suoi riff non mi convince a pieno. Inizia nel migliore dei modi, si snoda perfettamente anche grazie a dei vocalismi femminili d’eccezione ma poi quando tutto sta per decollare diviene un brano quasi Trance vecchio stile poi ritorna sui suoi passi ma la frittata a mio avviso è stata fatta. Sarà una mia limitazione ma non sono riuscito a comprendere la motivazione che sta alla base di tale scelta stilistica per cui “New Era” l’ho percepita come una “vittoria mutilata”.
Anche l’intro iniziale non mi ha persuaso in quanto la traccia di partenza, “Color Of Passion” è una piacevolissima semi-ballad strumentale mentre “Disco Disco”, come il titolo suggerisce, è fatta di tutt’altra pasta ed il contrasto è troppo netto.
Non è un album fatto per le mie orecchie ma ci sono molti spunti interessanti. Apprezzo comunque sia il lavoro che c’è stato dietro.
Track by Track
- Disco Disco 50
- Color Of Passion 75
- Sex Toy 65
- Dreams Come True 70
- White Image 70
- Your Hell 70
- Sending a Message 65
- Summer Rock 65
- Out Of Brain 65
- The Way Of Love 70
- New Era 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
68Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 744 volte.
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