Agruss «Morok» [2012]
Agruss
Titolo:
Morok
Nazione:
Ucraina
Formazione:
Tvorek - Vocals
Anton - Vocals
Kadya - Guitar
Pikach - Guitar
Mark- Bass
Nirf - Drums
Genere:
Durata:
1h 15' 39"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Morok è il primo capitolo della trilogia che gli ucraini Agruss hanno in progetto. Questa giovanissima band nata nel 2009 dall' idea di sei ragazzi che mescolano sapientemente dal (Post) Black/ Death Metal al Crust/ Grind fino all' Hardcore in un grido di angoscia e rabbia a ricreare l' atmosfera logorante post- atomica del loro paese, che sin da piccoli vivono ed assimilano. E' nel titolo dell' album la chiave di comprensione dell' identità degli Agruss, Morok è una parola slava (che non ha traduzione letterale in altre lingue) dai più significati: visioni e immagini demoniache dell'antico folklore che assalgono l' essere umano insieme alla paura di essere rifiutati e, allo stesso tempo, rappresenta tutti i concetti più negativi che ogni uomo conserva nella propria memoria e nella propria mente. Quest' abisso è perfettamente traslato da concetto a musica dagli Agruss. I titoli parlano da soli, nell' assoluta negatività si apre l'album con un pezzo da 9. 31 minuti, "Damnation" ed immediatamente veniamo inondati dal forte senso di cupo, opaco e opprimente grigiore che fa da legante nella loro musica. All'interno dei pezzi vengono alternate parti più tirate e pesanti di black e death sostenute da un velocissimo grind e parti più lente ed atmosferiche che passano dal depressive allo shoegaze. I brani sono vari, sia nella struttura dove questa commistione di generi è più presente o meno e sia a livello di durata (si va dai 10 minuti ai 5 scarsi), non c' è affatto da annoiarsi. Particolarità del gruppo è la doppia voce, ovvero ci sono due cantanti: uno per un growl cavernoso e uno per uno screaming perforante alla Anaal Nathrakh. Questo viaggio attraverso la visione degli Agruss all'interno della perdita del legame di armonia e di rispetto della natura, sostituito dall' iperconsumismo e sfruttamento estremo di questa, che porta non solo alla distruzione del pianeta ma anche ad un' inconscia capacità umana di riuscire a sentirsi felice, si conclude con "Under the Snow III", 15. 34 minuti da brividi. Parti ambient, chitarre dissonanti alla Deathspell Omega, atmosfere dalla forte impronta depressive che culminano in una sfuriata rabbiosa, terminando con il sibilo del vento con cui inizia l' album. Il disco uscirà per la Code666 il prossimo 26 Aprile, data significativa per il gruppo, essendo il 26° anniversario dell'incidente nucleare di Chernobyl. Tutte l'impegno e le emozioni riversate nel progetto Agruss (definito post- atomic sonic tribe) da questi ragazzi è più che promettente, è certezza e mai miglior definizione poteva essere trovata per descriverli, se non "black depression". Imperdibile.
Track by Track
- Damnation 75
- Morok 80
- Punishment for All 80
- Fire the Savior from Plague 80
- Ashes of the Future 80
- When the Angels Fall 80
- Under the Snow I 85
- Under the Snow II 85
- Under the Snow III 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
80Recensione di Absentia pubblicata il --. Articolo letto 907 volte.
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