Living Corpse «And Everything Slips Away» [2012]
Living Corpse
Titolo:
And Everything Slips Away
Nazione:
Italia
Formazione:
Lore :: Vocals
Erik :: Vocals
Manu :: Guitars, Keys
Eric :: Guitars
Mauro :: Bass, Keys
Marco :: Drums
Genere:
Durata:
37' 0"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dei Living Corpse va detta prima di tutto una cosa: sono scaltri come faine. Sono estremamente furbi per aver assimilato quanto di più originale e ricco di ritmo questa appena terminata decade ha potuto offrire al mondo interno in termini di Metalcore, Deathcore, Melodeath e Hardcore e per aver mescolato il tutto facendo un riassunto molto generale di ciò che è stato e che probabilmente sarà e chiamandolo con l’epiteto di Alternative Post-Core.
Ha un suo senso in effetti. La combo nostrana sa il fatto suo e si è espressa dignitosamente circa la musica che ha voluto creare, magari non dal nulla, ma ha saputo risciacquare molte delle influenze citate poc’anzi generando un “And Everything Slips Away” che è sufficientemente fresco e suona gran bene anche grazie all’intervento in fase di produzione, mixaggio e mastering effettuati dalle sapienti mani (e orecchie naturalmente) di Ettore Rigotti, figura professionale che ha lavorato anche per i più noti Disarmonia Mundi, Blood Stained Child, Slowmotion Apocalypse e Destrage.
“And Everything Slips Away” non sarà il disco più maturo di questo 2012 ma contribuisce di molto nel concludere un’epoca e per gettare le basi di un’altra, maggiormente originale e creativa della precedente.
Voglio dire, composizioni in cui le accordature delle chitarre si fanno sempre più gravi, in cui il mid-tempo e le sfuriate thrashy dettano legge, in cui i riff si fanno più eclettici, in cui le voci ancora si accordano alla perfezione alle varie melodie e si fanno struggenti quanto serve, in cui compaiono interludi e soluzioni elettroniche niente male ma soprattutto compaiono frequenti tastiere (pad e piano in prevalenza).
Ricordano un po’ i Periphery quanto ad arrangiamenti melodici (“Now Rise The Fuck Up “) ma i Living Corpse amano anche sprazzi cervellotici di Mathcore (“Forgetting”) e sanno ammaliare con brani martellanti (“Human Conception”), con pezzi in cui danno veramente il massimo quanto ad energia (“Smile To The Victory”) e non disdegnano un po’ di leggera fruibilità commercialotta (“Run Away”).
E’ un disco in cui accadono davvero molte cose ma mai troppe. Non c’è male, speriamo non si perdano per strada.
Track by Track
- Human Conception 70
- Smile To The Victory 85
- Run Away 70
- Set Me Free 70
- The Light Of The Answers 70
- Across The Sea of Desperation 65
- Nothing 60
- How The Hell Are You Gonna Pay Your Dues 70
- Now Rise The Fuck Up 65
- Forgetting 80
- AX 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
72Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1891 volte.
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