Prong «Carved Into Stone» [2012]

Prong «Carved Into Stone» | MetalWave.it Recensioni Autore:
gods hammer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
891

 

Band:
Prong
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Titolo:
Carved Into Stone

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Tommy Victor - Vocals, Guitars
Tony Campos - Bass, Backing Vocals
Alexei Rodriguez - Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ventiquattro anni sono passati dal seminale Force Fed, e il direttissimo hardcore punk degli esordi ha fagocitato tonnellate di metallo e influssi industrial dai tempi degli storici Cleansing e Prove You Wrong per mutarsi in quello che ci viene proposto dai Prong giunti al loro nono album, Carved Into Stone. Tommy Victor, storico leader nonché chitarrista e cantante del trio (una volta tutto newyorchese, ora completato dal bassista degli storici Static-X e dall'ex batterista dei 3 Inches Of Blood di Fire up the Blades) aveva proposto un ritorno alle radici del sound dei Prong, e per parte di Carved Into Stone possiamo essere d'accordo: pezzi come l'opener Eternal Heat puntano tutto sul groove assassino scaturito dall'unione di intenti di chitarra, basso e batteria, precisissimi, compressissimi e violenti. Davvero brillanti le variazioni all'andamento dei pezzi impartite dalla batteria, che sfoggia passaggi assai coinvolgenti e mai banali, picchiando duro nelle parti più tese e giocando di dinamiche in quelle più rilassate. Grande e davvero vario il guitarwork, tra triplette assassine, spezzati furiosi, aperture melodiche e riff dall'incedere lento e possente, ma anche in situazione solistica il buon Victor non se la cava affatto male. Gli assalti più massicci (le tre song iniziali, e la terzultima Subtract, la più hardcore-oriented del lotto) sono davvero convincenti, mentre le più melodiche e facilone Revenge Served Cold e State of Rebellion allentano un po' troppo il mordente. Put Myself to Sleep e Path of Last Resistance invece, così come la title-track, giocano molto sull'alternanza di parti metalliche massicce, parti di chitarra più ariose o più sommesse, e in generale su una gran prova vocale di Mr. Victor, soprattutto nell'ultima menzionata. Un Victor che dietro al microfono le canta chiare, con pochi compromessi e quel pizzico di ironia che caratterizza le sue lyrics sin da episodi come Snap your Fingers, Snap your Neck. Non manca inoltre il comparto sonoro propriamente industrial, ma il più viene lasciato dire alla strumentazione più canonica. Nulla da eccepire riguardo alla produzione, veramente compatta nei momenti più concitati e "piena" in quelli più distesi. A conti fatti, Carved Into Stone convince alla grande, anche se magari non è esattamente al passo con quello che ci si aspetterebbe nel 2012 da un gruppo di impostazione prettamente moderna, e preferisce restare sulla formula grooveggiante già sperimentata in passato. Resta comunque un disco sentito, coinvolgente, suonato da paura e proposto con molta personalità. Bentornati Prong!

Track by Track
  1. Eternal Heat 90
  2. Keep on Living in Pain 80
  3. Ammunition 80
  4. Revenge Served Cold 70
  5. State of Rebellion 70
  6. Put Myself to Sleep 80
  7. List of Grievances 70
  8. Carved Into Stone 80
  9. Subtract 80
  10. Path of Last Resistance 90
  11. Reinvestigate 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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