At Vance «Facing Your Enemy» [2012]

At Vance «Facing Your Enemy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
910

 

Band:
At Vance
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Titolo:
Facing Your Enemy

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Olaf Lenk - Guitar, Keyboards; Rick Altzi, Voice; Chris Hill, Bass; Casey Grillo - Drums Studio; Tim Breideband, Drums Live

 

Genere:

 

Durata:
48' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un Neoclassic/melodic Metal Di Stampo Anni '80 Quello Degli At Vance, Capitanati Dal Chitarrrista Olaf Lenk. Dal Punto Di Vista Tecnico Nulla Da Criticare, Soprattutto Sull'esecuzione Degli Assoli E Delle Scale Alla Malmsteen. Ma "facing Your Enemy", Il Nuovo Album Della Band Tedesca, Pubblicato Lo Scorso Aprile Per L'afm Records, Non Brilla, Anzi. Appare Mediocre. Per La Noia Suscitata Dai Ritornelli, Dai Riff, Dall'atmosfera Incartapecorita Dei Brani. Eppure Gli At Vance Hanno Una Notevole Esperienza E Sono Sul Panorama Metal Da Anni E Anni. Ma Non Esplodono. Mancano Di Originalità, Di Ispirazione. Fin Da "heaven Is Calling", Brano Che Apre L'album, Si Avverte Un' Imitazione Abbastanza Becera Dei Judas Priest, Dall'impostazione Vocale A Quella Strutturale Della Song. Ne Emerge Un Caos Imbarazzante, Che Emerge Soprattutto Da Una Base Di Batteria Senza Capo Nè Coda, Che Invece Di Dare Armonia La Toglie. E, Soprattutto, Questo Sapore Stantìo Del Metal Anni '80 Nel Suo Lato Più Bifolco. Alcune Songs Si Salvano, Ma Per La Maestrìa Degli Assoli Di Chitarra Più Che Per L'ispirazione. Imponente è Infatti "facing Your Enemy" Che Da Il Titolo All'album. Bella Indubbiamente è "saviour", Che - Tra Sonorità Power E Neoclassic Metal - Trasporta L'ascoltatore In Una Dimensione Di "battaglia Medievale" E Che In Molti Punti Ricorda Il Sound Dei Judas Priest. Splendida è Poi "march Of The Dwarf ", Completamente Instrumental, Con Le Scale Di Chitarra Sempre Ispirate All'indiscusso Re Del Metallo: Malmsteen. Non è Male Ma Neanche Esaltante "see Me Crying", Con Una Struttura Anni '80 Alla Brian Adams. Spicca L'assolo Tecnicamente Perfetto, Immerso Nell'armonia Melodic Metal...però Per Il Resto Della Song: Noia E Ripetitività. Noiosa è Anche "eyes Of A Stranger", Che In Alcuni Punti Ricorda Sonorità Alla Iron Maiden Più Anni '80. Così Come Piatta è La Lamentosa Ballatona "don't Dream". "fear No Evil" è Ispirata, Ma Alla Fine Non C'è Graffio E Ancora Più Piatta è "fame And Fortune": Vergognosamente Stucchevole.
L'album degli At Vance si chiude poi con "Things I Never Needed", una canzone in pulito, sia nella voce che nella chitarra. un brano che ricorda sonorità alla Brian Adams, abbassandosi fino al copione Kid Rock. Insomma, in ultima analisi, un'altra occasione persa per gli At Vance.

Track by Track
  1. Heaven is Calling 60
  2. Facing Your Enemy 80
  3. Eyes of a Stranger 60
  4. Fear No Evil 70
  5. Live & Learn 70
  6. Don't Dream 60
  7. See me Crying 70
  8. Saviour 80
  9. Tokyo 70
  10. March Of The Dwarf 100
  11. Fame and Fortune 60
  12. Things I Never Needed 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
68

 

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