Amorphous «A Perfect Evil » [2012]

Amorphous «A Perfect Evil» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
789

 

Band:
Amorphous
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Titolo:
A Perfect Evil

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Pajk :: guitar, vocals
Paski :: bass, vocals
Mody :: drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Amorphous hanno iniziato la loro carriera musicale nell’ormai lontano 1991 a Breslavia, in Polonia, con il moniker iniziale di “Amorphous Death” e poi si sono subito sciolti iniziando un silenzio stampa durato per quattordici lunghi anni, silenzio interrotto nel 2005 con la pubblicazione del primo demo (!!!) dall’ironico nome “Return From The Dead”, seguito quattro anni dopo dall’omonimo studio-album e da lì la macchina Amorphous sembra aver funzionato davvero e di fatti l’uscita di un altro EP nel 2009 (“Modus Operandi”) e quest’ultimo album da studio “A Perfect Evil” confermano la realtà dei fatti.
Partiti in più che sordina ma ormai i nostri deathsters polacchi hanno acceso un motore veramente difficile da spegnere; “A Perfect Evil” è una interessante testimonianza nella quale la perfetta convivenza tra Death Metal semi-old school, Grindcore, Hardcore che vira sul proto-Thrash e addirittura sapienti sperimentazioni melodiche ci restituisce brani dal valore alto scritti e arrangiati nel migliore dei modi.
Certamente, pur avendo creato un connubio di generi tutto sommato imparentati tra di loro e realizzando questo full-lenght avvalendosi di una produzione niente male, i nostri hanno aggiunto veramente poco a qualcosa che ne ha viste di cotte e di crude da ormai molti anni ma che, tuttavia, pur non sfiorando nemmeno da lontano un’originalità disarmante, “A Perfect Evil” rimane piacevole all’ascolto presentandoci e, anzi, confermandoci una band che potrebbe andare veramente lontano se proponesse qualcosa in cui “osi” di più.
Comunque sia per ora le cose sembrano andare bene e l’intero lavoro scorre tra ritmi serrati, violenza, discreti picchi qualitativi e qualche momento più calante qua e là ma nell’insieme non c’è molto da lamentarsi.
Certamente questo disco è un lavoro più che altro dedicato ad aficionados dei generi sopra citati.

Track by Track
  1. Psychosis 65
  2. Deception.. Lie.. Forgivness 70
  3. Shred 70
  4. My Revenge 70
  5. Lonely Reality 70
  6. Escape 75
  7. The Abyss Of Nothingness 80
  8. Discouraged 70
  9. Let’s Paint The Death 60
  10. Agony Part II 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
69

 

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