Empires Of Eden «Channelling The Infinite» [2012]
Empires Of Eden
Titolo:
Channelling The Infinite
Nazione:
Australia
Formazione:
Stu Marshall :: Guitars, bass and orchestral arrangements
Jasix :: Drums
Udo Dirkschneider :: Vocal
Rob Rock :: Vocal
Steve Grimmett :: Vocal
Mike Dimeo :: Vocal
Sean Peck :: Vocal
Carlos Zema :: Vocal
Ronny Munroe :: Vocal
Alessandro Del Vecchio :: Vocal
Danny Cecati : Vocal
Louie Gorgievski :: Vocal
Vo Simpson :: Vocal
Shane French :: Guest Solo
Yoshiyasu Maruyama :: Guest Solo
Genere:
Durata:
1h 6' 0"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dopo il grande successo degli Avantasia, dove grandi musicisti e cantanti della scena metal mondiale si uniscono al progetto di Tobias Sammet per dar vita una metal opera senza precedenti. Nel 2007 il chitarrista australiano Stu Marshall ( Ex Dungeon) da vita agli Empires of Eden, dove vediamo un gran numero di cantanti dell’ambiente metal, prendere il microfono e cantare una o più canzoni dell’album. Channelling the Infinite è il terzo album di questo sensazionale progetto, infatti questo cd vanta collaborazioni, giusto per fare qualche esempio, con cantanti del calibro di Rob Rock, Udo Dirkschneider, Sean Peck e del nostro connazionale Alessandro Del Vecchio. Altra cosa che salta subito all’occhio, o meglio all’orecchio, è il grande talento del chitarrista Stu Marshall che ci propone melodie davvero sublimi e riff davvero grintosi e molto tecnici. Le parti di batteria, davvero ben fatte, con fills molto belli, parti di doppio a cannone, il tutto saggiamente incastratato che rende il tutto molto tecnico con un effetto finale sorprendente. L’album si apre con “Cry Out” che già dalle note iniziale è un’esplosione di potenza e velocità che sicuramente ci fa ben sperare per il proseguimento dell’album, senza dimenticare che alla voce abbiamo un energico Rob Rock. La Traccia successiva è “Hammer Down” altra canzone potente e grintosa dove troviamo un Udo Dirkschneider che con la sua caratteristica voce rende unico questo pezzo. L’intro molto epico di “Channelling the Infinite”, brano che da il titolo all’intero album, ci apre le porte verso un’altra canzone in puro stile heavy metal molto aggressiva. Il cd contiene anche due bonus tracks, che consistono nel rifacimento di “Hammer Down” dove abbiamo una collaborazione di quasi tutti i cantanti che abbiamo ascoltato durante il cd e di “Born a King” cantata da Sean Peck. Concludo dicendo che questo è un grande album che sprigiona potenza da ogni parte e non ho trovato una canzone migliore delle altre su cui soffermarmi perché sono tutte molto belle sia come melodie, sia per l’esecuzione davvero impeccabile. Quindi consiglio a tutti l’ascolto e l’acquisto di questo cd perché sicuramente non ne rimarrete delusi e da parte mia c’è anche una grande curiosità di vedere live questa band.
Track by Track
- Cry Out 80
- Hammer Down 85
- This Time 85
- Channelling the Infinite 80
- Lions for Lambs 85
- Cyborg 85
- World on Fire 75
- Your Eyes 75
- Born a King 85
- As Flames Scorch the Ground 85
- White Wings 85
- Hammer Down All Star Version (Bonus) 85
- Born a King (Bonus) 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 95
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
84Recensione di Revenant pubblicata il --. Articolo letto 695 volte.
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