Motorfingers «Black Mirror» [2012]

Motorfingers «Black Mirror» | MetalWave.it Recensioni Autore:
digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2019

 

Band:
Motorfingers
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Titolo:
Black Mirror

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Clay :: vocal
Max :: guitar
Spy :: guitar
Nox :: bass
Alex :: drums

 

Genere:

 

Durata:
42' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un sound accattivante e l’appeal internazionale fanno di “Black Mirror” un album interessante, che premia la naturalezza e tutta l’energia intrinseca che un album d’esordio può avere. I modenesi Motorfingers, band formatasi di recente (2008) dall’incontro tra i due chitarristi Max Barbolini e Andrea "Spy" Spezzani, che dopo una lunga trafila e varie line-up si è definitivamente stabilizzata con l’arrivo di Claudio "Clay" Corrado alla voce, di Mauree "NOX" Novelli al basso e di Alex Gualdi alla batteria. Ispirati dalle prodezze di band quali Velvet Revolver, Nickelback, Black Label Society e Guns N’ Roses (tanto per citarne alcune), la loro malgama è risultata fin da subito sfrontata, originale nel suono ed elegante nelle liriche. Ogni membro riesce ad esprimersi al massimo delle proprie capacità, impregnando i pezzi di una sana e gioviale atmosfera rock/metal. Riff che mordono riescono a coesistere con l’ottima linea melodica e vocale, basso e batteria pulsanti, un disco ricco di sfumature, intrecci di generi che ne fanno dell’ascolto un momento piacevolmente, nove tracce da sorseggiare a mente libera come un bicchiere di birra. Fin dalla traccia di apertura “Bastards And Saints” viene messa in luce tutta la bravura del quintetto emiliano, un inizio tiratissimo condito da un ritornello orecchiabile e “ruffiano” al tempo stesso, l’ottima anti-camera per quello che deve ancora venire. “Dust Over Stone” e “In My Dreams” danno sfogo alla aggressività che, anche se controllata, colpisce e coinvolge per l’intensità. “Mad Crime” è il pezzone che non ti aspetti, la perla di tutto il lavoro, frutto di un grande momento di ispirazione. “My Soul” e “Fallen Brother” brillano per le eleganti melodie rock, arrivando per la degna chiusura di “Here I Am”. Un viaggio lungo quarantadue minuti che uno volta finiti lascia tanta voglia di intraprenderlo di nuovo, un loop vorticoso, un disco diretto, moderno, primo capitolo di una band che può puntare tranquillamente a grandi e meritati traguardi in futuro.

Track by Track
  1. Bastards And Saints 75
  2. Dust Over Stone 80
  3. In My Dreams 75
  4. Mad Crime 85
  5. My Soul 75
  6. Lost 70
  7. Fallen Brother 80
  8. Out Of Control 75
  9. Here I Am 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

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