Cielo Drive «Red Magik Mushroom» [2012]

Cielo Drive «Red Magik Mushroom» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Cielo Drive

Titolo:
Red Magik Mushroom

Nazione:
Italia

Formazione:
Giulio Serpico Marini – Voice, Guitars & FX
Fulvio Glerean – Guitars
Francesca Kamelia Cascasi – Bass, Voice
Tiziano Giammichele - Drums

Genere:

Durata:
45' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

“Red Magik Mushroom” è uno di quei dischi vecchio stile assolutamente lontani dal risultare originali (né la band intende risultare tale!) i quali, gira gira, mi capitano sempre durante l’estate e quindi inconsciamente associo il genere di band come Cielo Drive ad atmosfere roventi, assolate e implacabili del sole ma anche a notti di Luglio con birra ghiacciata, amici e allegria.
Dunque che genere potranno mai suonare i Cielo Drive? Il campo si restringe verso il Doom e lo Stoner e già da copertine invitanti come quella del disco in questione potevo desumere di essermi trovato di fronte all’ennesimo disco che inserirò in macchina come sottofondo.
Solo per aver letto il nome “Dexter Ward” le immagini mentali su Lovecraft hanno iniziato a fare capolino dentro di me quindi l’invito all’ascolto è stato praticamente imperativo e non mi importava un bel niente se i Cielo Drive ricordano in fondo molte altre band se ai nostri piace fare le cose per bene.
E quest’ultima frase ha trovato il suo riscontro nella realtà solamente ascoltando i primi due brani, “Dexter Ward” per l’appunto e la bella title-track “Red Magik Mushroom”.
E’ stata un’esperienza davvero buona, premiata dal fatto che il disco è suonato, concepito e registrato davvero bene e merita l’attenzione di tutti gli appassionati ma anche dei non addetti ai lavori che però conoscono i nomi “Black Sabbath” , “psichedelia”, “allucinazioni”. Naturalmente resteranno impressionati da un’interpretazione veramente al di sopra delle righe di un genere che ok, ne ha viste davvero di tutti i colori, ma che ancora sopravvive nonostante tutto ed emoziona, quello è poco ma sicuro!
Bravi bravi bravi!