Orne «The Tree of Life» [2011]

Orne «The Tree Of Life» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Marie »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1170

 

Band:
Orne
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Titolo:
The Tree of Life

 

Nazione:
Finalndia

 

Formazione:
Kimi Kärki :: guitars
Pirkka Leino:: organ, Rhodes piano
Jari Pohjonen :: drums, percussion
Timo Oksanen :: flute
Jaakko Penttinen :: bass guitar
Pekka Pitkälä :: guitars
- Sami Albert "Witchfinder" Hynninen / vocals

 

Genere:

 

Durata:
49' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dalla Finlandia con psichedelia e sogno arrivano gli Orne.
Band composta da sette elementi quali Kim Kärki aka Peter alle chitarre, Pirkka Leino all'organo e al Rhodes piano, Jari Pohjonen alla batteria e percussioni, Timo Oksanen al flauto, Jaakko Penttinen al basso, Pekka Pitkälä alle chitarre e Sami Albert "Witchfinder" Hynninen alla voce.
Ogni musicista ha differenti influenze che si fondono tutte nelle atmosfere oniriche, languide e acide dei Pink Floyd e nelle sfumature oscure di Black Widow e King Crimson. Proprio con Black Widow Records, la casa discografica indipendente genovese fondata da Massimo Gasperini, nel 2006 la band firma il suo primo contratto per l'album d'esordio Conjuration By The Fire.
The Tree of Life esce nel 2011edito sempre dalla Black Widow Records e contiene sette brani per la durata complessiva di circa cinquanta minuti. Cinquanta minuti di evasione spazio-tempo a partire da Angel Eyes con voce narrante, arpeggi di chitarre e solitudini di flauto che ricorda anche i lontani Moody Blues.
Si prosegue con The Temple of the Worm in cui si prende coscienza della piacevole profondità vocale di Sami Albert che riesce a schiarire le vene melanconiche dell'accompagnamento melodico sino ad un meraviglioso special di organo che come un lampo riporta ai Pink Floyd di The Piper at the Gates of Dawn.
Le liriche riportano a ricordi oscuri, mitologici ed epici che coinvolgono l'ascoltatore in vallate distese e fresche dove cullati da Sorerer e Sephira si ritorna in giri di basso e cori quasi spettrali.
Da segnalare l'apogeo della tecnica musicale ed estrosità assoluta degli Orne con I was made upon waters, la traccia numero cinque del disco.
La grafica di copertina è ottimamente curata e raffinata ed ancora una volta la Black Widow Records è artefice della divulgazione di elegante materiale d'altro mondo, diamanti dalla luminosità oscura che altrimenti rimarrebbero inestimati.

Track by Track
  1. Angel Eyes 70
  2. The Temple of the Worm 75
  3. The Return of the Sorcerer 75
  4. Don't Look Now 80
  5. Beloved Dead 80
  6. I Was Made Upon Waters 90
  7. Sephira 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
80

 

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