Hellspawn «The Great Red Dragon» [2012]
Hellspawn
Titolo:
The Great Red Dragon
Nazione:
Polonia
Formazione:
Mariusz Konieczny :: Bass, Vocals
Robert Kolman :: Drums
Daniel Drosiński :: Guitars
Marcin Garyga :: Guitars
Genere:
Durata:
27' 34"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il secondo disco dei polacchi Hellspawn è un esempio di buon disco death metal a metà tra il polacco e l’americano (predominante), che condensa 10 tracce in appena 27 minuti e mezzo di musica. Per uno stile musicale abbastanza polacco per certi riffs, la voce e forse anche la produzione, molto alla Vader, ma che più spesso manifesta delle composizioni in cui stile è a metà tra certi Deicide e gli Immolation, con una bella percentuale di Hate Eternal quando si va in fase di assoli di chitarra.
Ora, benché il disco sia ben suonato, ben composto e possegga una decina di canzone di rilievo e buone soprattutto a far tiro in sede live, non si può tacere sul fatto che “The great red dragon” è comunque molto unidirezionale, e soprattutto osa poco a livello di songwriting: preferisce uno stile musicale mai sopra le righe sotto tutti i punti di vista: mai troppo veloce, mai troppo lento, mai troppo orientato sui mid tempos, mai troppo malefico, mai troppo tecnico… insomma: “The great red dragon” è un bell’album, ma poco originale. C’è poca farina del loro sacco, e questo lo si sente in tutto il disco, anche se canzoni come “Words become flesh”, “Diabolic” e “The greatest king among demons” colpiscono perfettamente nel bersaglio e ci regalano gli episodi migliori compositivi di questo cd. E non c’è molto altro da dire, onestamente. Tranne forse una qualità sonora che mette bene in risalto la batteria (come è giusto che sia) ma che non rende le chitarre troppo chiare e distinte. Forse il cd suona come “già sentito” anche per questo motivo.
Certo, il death metal non è tra i generi più innovativi, ed anzi molto spesso basta prenderlo così com’è, senza bisogno di nuove contaminazioni o che altro. È indubbio anche che questo disco è consigliabile sia per il ragazzino che crede che il death metal sia fatto dagli ultimi In Flames e dai Bring me the Horizon, nonché è consigliabile anche per tutti gli amanti del death metal americano e polacco, in quanto ha tutti i requisiti e i crismi per piacere a questa gente, ma se devo essere sincero, non son sicuro sulla longevità del disco, visti i difetti di cui sopra. Acquisto consigliato comunque.
Track by Track
- The first banner in the fields of the Devil 70
- Words becomes flesh 75
- Hellspawn 75
- Diabolic 75
- The great red dragon 65
- Intro to the revelation 65
- Revelation of the red dragon 65
- The dice are cast 70
- The Greatest King among Demons 75
- An obelisk of the world 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 50
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 816 volte.
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