Dire Necro Cerberus «Ep 2012» [2012]

Dire Necro Cerberus «Ep 2012» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Absentia »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2004

 

Band:
Dire Necro Cerberus
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Titolo:
Ep 2012

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
David Trosino - Bass, Vocals
Luca Colucci - Vocals
Fabio Mosca - Guitar
Sacha Sarnacchiaro - Guitar

 

Genere:

 

Durata:
18' 84"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Avete presente Cerbero uno dei mostri della mitologia greca che era a guardia dell'ingresso dell' Ade? È un cane a tre teste, le quali simboleggiano la distruzione del passato, del presente e del futuro. Tutto il suo corpo era ricoperto, anziché di peli, di velenosissimi serpenti, che ad ogni suo latrato si rizzavano, facendo sibilare le proprie lingue. Il suo compito era impedire ai vivi di entrare ed ai morti di tornare indietro. Ecco, questo è l’ immaginario a cui dovete prepararvi per l’ ascolto dei Dire Necro Cerberus. Questa giovane band milanese,sia in termini di età visto che oscilla fra i 18 ed i 22 anni, sia a livello di formazione avvenuta nel 2010 dalle menti di David Victor Trosino e Fabio Mosca, rispettivamente basso/ voce e chitarra, completatasi nel 2012 con Sacha Sarnacchiaro (Berith's Legion) alla chitarra e Luca Colucci (ex-Kadavar) alla voce. Quest’ anno sono usciti i loro due primi lavori: un promo il 6 aprile composto di due pezzi ed un ep di sei il 22 maggio. Il loro sound si ispira a quello dei Decrepit Birth, Spawn Of Possession… ma io ci ho ritrovato molto anche gli Augury, Obscura, Fleshgod Apocalypse ed Hour of Penance: dunque un tecnical brutal death metal veramente massiccio ma con sfumature progressive. L’ ep si apre con “Cerberus”, un inizio epico, orchestrale che apre le porte dell’ inferno per poi lasciar spazio subito ad un muro sonoro tipicamente brutal death dove le due voci si alternano fra . “Vomit the Violence” è il secondo pezzo anche questo massiccio, ricco di riff tecnici e veloci, dove da sfondo ricompaiono pezzi orchestrali che rendono il tutto più imponente. Il terzo pezzo “Evocation” si può considerare quasi il più melodico dell’ ep, non troppo veloce ma sempre pesante e ricco di cambi, dove spiccano degli assoli di chitarra sempre virtuosi e veloci. “Extintion Theory” sembra più continua della altre canzoni a livello di composizione, meno cambi e stacchi, più omogenea ma sempre potente anche se meno tirata delle altre. “Birth Of The Nayants” a mio parere è il brano meglio riuscito dell’ ep: il sound è più compatto meno caotico e con i giusti cambi, la composizione è più lineare tanto da considerarlo il miglior pezzo dove spicca più l’ identità personale della band. L’ ep si chiude con “My Divine Damnation” pezzo che riprende il sound della prima canzone con il bellissimo pianoforte iniziale che lascia spazio a due minuti di devastazione: la miglior conclusione che poteva essere scelta. Il lavoro seppur ricchissimo di idee è comunque coerente e non annoia. Questo ep è la prova concreta che questa giovanissima band ha tutte le carte in regola per poter sfondare! Le idee ci sono, la tecnica abbonda, la “ cattiveria” pure e considerando che questo è il secondo lavoro propostoci da questi ragazzi che oltretutto suonano senza batterista (fondamentale soprattutto in certi generi), che hanno creato il tutto in poco tempo ed autoprodotto è davvero sorprendente e stimabile. La batteria è stata programmata egregiamente e pure la parti sinfoniche sono fatte come si deve, oltretutto utilizzate correttamente; uniche pecche se vogliamo essere pignoli sono che a volte i suoni degli strumenti risultano un po’ finti e che la copertina non è davvero delle migliori. Ultimo consiglio che mi sento di dare a questa giovane ma assicurata promessa del panorama estremo italiano: a volte si sentono un po’ troppo le band d’ influenza e che le canzoni dovrebbero essere un po’ meno cariche, meno ricche di cambi e riff, ma sono certa che lavorando un po’ sulla creazione di un sound più personale e compatto, miscelando in maniera più omogenea le varie idee i prossimi lavori saranno davvero spettacolari! Consiglio agli amanti del genere questo ep, potente e particolare, lo potete trovare in free download, oltretutto se cercate su youtube troverete tutte le canzoni con i testi (quasi sci-fi) e se proprio non capite cosa stanno suonando questi quattro pazzi potete cercare anche le tablature su internet che sono state caricate da loro. “Domine, ianitor inferis Resurge, Cerbere impera” . Da tenere d’ occhio.

Track by Track
  1. Cerberus 75
  2. Vomit The Violence 80
  3. Evocation 80
  4. Extinction Theory 75
  5. Birth Of The Nayants 85
  6. My Divine Damnation 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 40
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Absentia pubblicata il --. Articolo letto 2004 volte.

 

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