The Assemble Head In Sunburst Sound «Manzanita» [2012]
The Assemble Head In Sunburst Sound
Titolo:
Manzanita
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Camilla - Keyboards
Charlie – Guitar/vocals
Jefferson - Bass
? - Drums
(non Ne Ho Trovato Una Precisa)
Genere:
Durata:
41' 40"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I The Assemble Head In Sunburst Sound (per dire il nome tutto d’un fiato si fa fatica) provengono dagli States e precisamente da San Francisco. Non sono riuscito a trovare la lineup, quindi dalle foto di facebook ho azzardato quella scritta sopra in base ai vari tag ed ai commenti; scusate se non l’ho azzeccata e mi perdonerà il batterista ma proprio non ho nessun riscontro per il nome...sorry! La band propone con questo Cd, il quarto della sua carriera intrapresa a partire dal 2005, un rock psichedelico influenzato a tratti dagli anni ’60 e da quel sound alla Woodstock in pieno periodo hippie (anche la copertina potrebbe essere dell’epoca). Non si riesce bene a capire quale sia la colonna portante e a cosa si ispirano maggiormente perché ascoltandolo si percepiscono anche tratti soul e elettrici insieme a quelli sopra citati. Veramente un ottimo lavoro. Personalmente l’unica cosa che trovo fuori luogo è che abbiano deciso di farsi recensire da una webzine metal, ma sono in ogni caso ben felice di farlo! Il sound è molto tranquillo e rilassante, viene spontaneo accompagnare il ritmo con il solito movimento ondeggiante della testa, come se uno stesse in continuazione annuendo. Sembra proprio il classico sottofondo ad un pomeriggio passato a fantasticare su viaggi e mete possibili, posti nuovi con nuove esperienze, magari in riva al mare guardando l’orizzonte. Partono bene e trovo la prima canzone degna di nota in “Blue Wire”, quasi da piano bar, ma veramente piacevole e molto ben strutturata. La cosa che mi piace sono questi assoli morbidi con un sound distorto, ma contenuto all’interno del pezzo che crea una bella atmosfera. C’è un continuo alternarsi di toni degni degli anni passati e parti maggiormente attuali che spaziano in vari rami: dallo psichelico rock di “Ghost String” al suono anni ‘60 di “Sunshine”, solo per citarne alcune. I musicisti sono polistrumentali (forse anche per questo non ho trovato una lineup precisa) e si sente tutta la loro bravura nell’unire tra loro in una bella atmosfera i vari suoni. Le canzoni si susseguono in maniera perfetta riuscendo a mantenere l’ascoltatore molto attento e rilassato allo stesso tempo fino ad arrivare a “Low Island Blues” dove non si può non essere contagiati dal “nananana” che ci accompagna verso la fine del Cd. Veramente un gruppo meritevole, dove la bravura della band si sente al 100%. Sarei curioso di andare a sentirli se mai venissero in Italia, vedendo facebook hanno molte richieste di live in altre parti d’Europa, magari se faranno un mini tour nel vecchio continente e facciamo gruppo, una tappa anche da noi ci scappa.
Track by Track
- L.A. Sacrifice 75
- (Gone) ‘Round The Corner 75
- Blue Wire 80
- Sunshine 75
- Ghost String 80
- Slithery Thing 75
- Green Meadow Slowdown 70
- The Flume 75
- Low Island Blues 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
79Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 1001 volte.
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