This Broken Machine «The Inhuman Use Of Human Beings» [2012]
This Broken Machine
Titolo:
The Inhuman Use Of Human Beings
Nazione:
Italia
Formazione:
Andrea De Vecchi :: Clean Vocals, Bass
Luca Giani Carella :: Harsh Vocals, Guitars
Piero Trimarchi :: Guitars
Fabio Cau :: Drums
Genere:
Durata:
51' 40"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nonostante un artwork eccezionale che devo ammettere ha colpito la mia attenzione, i This Broken Machine con il concept “The Inhuman Use of Human Beings“ mi hanno reso più volte imbarazzato nel giudizio. Il motivo principale è uno ed è semplice: troppe influenze fuse in modo che, a mio parere, non rende che sostanze purtroppo grumose e spesso indigeste all’ascolto.
Tecnicamente preparati, i nostri sembra fatichino a ingranare la marcia presentandosi con questo “Architectural Metal” che a me sinceramente suona più come un “Progressive Metal” infarcito delle più disparate occhiate verso Tool, A Perfect Circle, Deftones e probabilmente Isis e quant’altro di atmosferico.
Non capite male, l’album, benché sia un’autoproduzione e la qualità audio tutto sommato non sia delle peggiori, non è nulla di bocciabile né rimandabile tutt’altro! Si evince chiaramente che c’è stato del gran lavoro dietro ma mi sento di dover scrivere che la band dovrebbe palesemente scavare più a fondo, osare di più, tentare strade più individuali invece che prendere il meglio delle band sopra citate e lavorarci sopra come fossero dei pattern ovvi e scontati.
C’è dell’anima nei pezzi dei This Broken Machine ma il modo in cui essi sono stati presentati avrebbe potuto essere forse più ragionato o più convincente, se volete. La mia opinione circa l’operato del gruppo è buona ma non basta il dualismo voce pulita-voce sporca, delle atmosfere dai suoni non convincenti e delle parti pesanti banali e ripetitive a poter portare un disco ad alti livelli.
Tuttavia alcuni brani vivono di luce propria, come “Black River”, “Blinded” e la tooliana traccia di chiusura disco “Machines” che si presenta come perla del full-lenght senza troppo girarci intorno.
Il mio consiglio è di lasciarsi andare maggiormente e non restare perennemente ancorati a delle scomode e ormai inflazionate influenze. Tecnicamente ci si può aspettare molto di più da una band come la loro, questo è poco ma sicuro. Disco sufficiente.
Track by Track
- Alpha 65
- New Breed 60
- Dry Land 50
- Black River 70
- Dead End 60
- Alone 60
- Blinded 70
- Kingdome Come 65
- Consumed 60
- Mercury & Chrome 70
- The Ego 60
- June Gloom 50
- Machines 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 55
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
65Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1945 volte.
Articoli Correlati
News
- 19 Giu. 2024 THIS BROKEN MACHINE: in uscita il nuovo ''Nightcrawler''»
- 28 Nov. 2019 THIS BROKEN MACHINE: in uscita il nuovo video ''We Hit a Wall''»
- 23 Mar. 2018 THIS BROKEN MACHINE: disponibile il nuovo video ''Weight''»
- 14 Mar. 2018 ROCK IN PARK 2018: il decimo compleanno che tutti avremmo voluto»
- 19 Feb. 2018 THIS BROKEN MACHINE: il primo singolo del nuovo album "Departures"»
- 17 Gen. 2018 THIS BROKEN MACHINE: a marzo il nuovo ''Departures''»
- 05 Nov. 2016 JACK ROCK AGENCY e ROCK 'N' ROLL CLUB MILANO: quattro nuove imperdibili serate»
Recensioni
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.