Pagan Altar «The Time Lord» [2012]

Pagan Altar «The Time Lord» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1864

 

Band:
Pagan Altar
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Titolo:
The Time Lord

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Terry Jones, Vocals; Alan Jones, Guitars; Diccon Harper, Bass; Rich Walker Guitar; Andy Green Drums

 

Genere:

 

Durata:
32' 49"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dall'hard-rock marcatamente fine anni '70 alla New Wave of British Heavy Metal (NWOBHM) che si fonde col doom metal dei primi Black Sabbath. E' il percorso musicale dei Pagan Altar, band nata nel 1976 e in attività fino al 1982 che nel 1998 ha reinciso il debut-album "Volume 1" per la Oracle Records. La reunion del 2004 ha portato il gruppo inglese alla pubblicazione di tre album-raccolte: "Lords of Hypocrisy" (2004), "Mythical and Magical" (2006) e "Never Quite Dead" (2012).
Sempre nel 2012 l'etichetta Cruz del Sur ha rieditato "The Time Lord", EP che contiene cinque brani incisi dai Pagan Altar. Cinque canzoni dalla struttura differente che rispecchiano la trasformazione stilistica della band.
Il primo brano, "Highway Cavalier" è caratterizzato da un hard rock che richiama sonorità di Steppenwolf e Judas Priest, con una struttura semplice - anche nei riff di chitarra - stile "bikers on the road". Interessante la voce di Terry Jones che vira da tonalità grezze alla Bon Scott alle asperità di Jan Anderson. Anche "The Time Lord", brano di 8 minuti che da il nome all'EP, presenta le stesse caratteristiche della canzone di apertura: hard rock anni '70 in cui si evincono i prodromi dell'heavy metal. La musica cambia letteralmente dal terzo brano "Judgement of the Dead", incupita da sonorità doom metal con chiari riferimenti ai Black Sabbath degli inizi. Rispetto ai Sabbath i riff darkeggianti dei Pagan Altar, che iniziano a trattare tematiche di occultismo, risultano un pò monotoni, meno convincenti, così come in "The Black Mass", in cui struttura e assoli di chitarra potrebbero ricordare fortemente "War Pigs" dei Black Sabbath, il tutto però con molto meno groove. L'EP si chiude con "Reincarnation", ballata sempre molto "sabbathiana" e stile seventies con assoli di chitarra coinvolgenti anche se a tratti noiosetti.
Un'operazione interessante quella di Cruz del Sur che riporta alla ribalta una band comunque seminale, esponente di quell'onda doom metal di cui fanno parte anche gruppi quali Witchfinder General e Witchfynde. E, naturalmente, i primi Black Sabbath.

Track by Track
  1. Highway Cavalier 75
  2. The time Lord 80
  3. Judgement of the Dead 75
  4. The black mass 75
  5. Reincarnation 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Susie Ramone pubblicata il --. Articolo letto 1864 volte.

 

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