Crystal Viper «The Curse Of Crystal Viper» [2012]

Crystal Viper «The Curse Of Crystal Viper» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Vincent »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Crystal Viper

Titolo:
The Curse Of Crystal Viper

Nazione:
Polonia

Formazione:
Marta Gabriel - Vocals, Guitars
Andy Wave - Guitars
Tom Woryna - Bass Guitar
Golem - Drums

Genere:

Durata:
1h 11' 8"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I polacchi Crystal Viper ripropongono al pubblico due dei loro primi album: il primo che vado a recensirvi è “The Curse Of Crystal Viper”, uscito nel 2007, con la giunta però di ben 5 tracce bonus per ovviamente far sì che i fans non si ritrovino lo stesso identico prodotto tra le mani. Interessante il fatto che questo disco era uscito anche in vinile, molto affascinante, in edizione limitata di 500 copie. L’inizio è incoraggiante con una intro che ci proietta nella storia della band come una sorta di prologo ad un racconto epico a cui dovremmo prestare orecchio. Devo ovviamente tenere conto che l’abum è uscito cinque anni fa, anche se a mio avviso potrebbe essere degli anni ’90: il sound è il classico heavy-metal, unica nota differente e di merito è la voce dominante di Marta Gabriel, portabandiera dei Crystal Viper. La sezione ritmica è molto ben curata e il suond è pulito senza sbavature dove la batteria ed il basso danno un enorme supporto agli altri strumenti riuscendo ad essere molto coinvolgenti. La preparazione musicale dei componenti e la loro pulizia nell’esecuzione è veramente lodevole e le chitarre svolgono un lavoro eccellente anche se non deviano mai verso un riff meno di etichetta, forse per questo non risultano particolarmente innovativi. Da segnalare comunque l’ottimo inizio di “Night Prowler”, la coinvolgente “Demons' Dagger” che prosegue poi ottimamente con “The Fury (Undead)” per dare una scossa all’ascoltatore nel finale. Le tracce in più personalmente non credo che arricchiscano di molto il lavoro, ma è molto bella l’idea di cantare “The Last Axeman” nella loro lingua madre. Mi piace molto quando un gruppo non canta solo nella lingua dovuta per ragioni di mercato. Il lavoro è ottimo, non copiano per filo e per segno un genere classico e tradizionalista, ma diciamo che lo abbracciano molto volentieri. Se siete amanti del classico heavy metal, questo è sicuramente il cd che fa per voi!