Christian Zezza «A New Step» [2012]
Christian Zezza
Titolo:
A New Step
Nazione:
Italia
Formazione:
Christian Zezza :: Guitars
Genere:
Durata:
38' 15"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Virtuoso della sei corde, Christian Zezza battezza il suo esordio da solista con lo strumentale “A New Step”. Le dieci tracce del lavoro, autoprodotto nel proprio studietto casalingo, spaziano dall’heavy rock al country, dal metal allo swing. Una prova di stile e maestria, un talento incontenibile che sprigiona creatività da tutti i pori, trentotto minuti che scivolano via in modo piacevole alla faccia di chi dice che il rock strumentale non ha la stessa valenza di un disco cantato. Noto per la militanza nel gruppo Progressive Proloud, Zezza riesce a destreggiarsi in modo egregio su ogni fronte, variando genere, ritmi, suoni con una facilità disarmante. Non risulta quindi difficile inebriarsi sin dal primo pezzo, “Blinded”, un agglomerato di riff che rimembrano Malmsteen, Satriani e Steve Vai, un excursus di melodie e stili che hanno accompagnato Christian nella sua formidabile carriera di axe man da trenta anni a questa parte. “Violet” vira al progressive, un pezzo suonato in modo impeccabile, pulito e graffiante al punto giusto. “Driving On Sunset” torna a un metal dal sapore scandinavo per passare poi alla più atmosferica “March Snow” che strizza l’occhio a sintetizzatori e melodie rock. La title track “A New Step” non si discosta troppo da quanto già mostrato nel brano in apertura, ma in ogni modo non guasta e spezza bene la prima parte di questo lavoro da quello che verrà in seguito. Infatti le vere sorprese iniziano qui, dalla accoppiata “Nice Holiday” e la “Fiaba” dove il tono della chitarra si fa meno “heavy” e diviene più blues, un piacere alle orecchie e che fa apprezzare appieno lo straordinario tocco di Zezza. In “Country Joke” il titolo è tutto un programma, uno stacco fuori tema che sembra una burla ma che invece rende lo spessore di questo musicista, abile a destreggiarsi anche tra le balle di fieno del Kentuchy munito di steel guitar. La coppia di pezzi che chiudono l’intero lavoro è dato dalla ipnotica “Positive Feel” che precede la jazzata “Testa Swing”, un pezzo che sembra suonato dal sofisticato Walter Becker degli Steely Dan ma che invece mostra un cuore e una classe tutta italiana. Il disco quindi fila che un piacere, uno strumentale che farà contenti sia i cultori del genere e che sicuramente ne avvicinerà di nuovi.
Track by Track
- Blinded 75
- Violet 75
- Driving On Sunset 70
- March Snow 75
- A New Step 65
- La Fiaba 65
- Nice Holiday 70
- Country Joke 70
- Positive Feel 80
- Testa Swing 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
74Recensione di digprog pubblicata il --. Articolo letto 980 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.