Lightless Moor «The Poem - Crying My Grief To A Feeble Dawn» [2013]
Lightless Moor
Titolo:
The Poem - Crying My Grief To A Feeble Dawn
Nazione:
Italia
Formazione:
Ilaria Falchi :: Vocals
Federico Mura :: Guitars, Vocals
Alberto Mannucci Pacini :: Guitars
Michele Mura :: Bass
Edoardo Fanni :: Keyboards
Stefano Spanu :: Drums
Genere:
Durata:
50' 0"
Formato:
CD
2013
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Lightless Moor si affacciano sulla ormai stracolma scena gothic italiana ben undici anni fa e portano con sé dalla Sardegna un collaudato sound nord europeo che attualmente lascia ben poco spazio all'originalità, alla novità e all'innovazione.
Influenzati da Tristania, Within Temptation e Theatre of Tragedy, il gruppo è formato dalla talentuosa Ilaria Falchi (voce), Federico Mura (voce, chitarra), Alberto Mannucci Pacini (chitarra), Edoardo Fanni (tastiere) e Stefano Spanu (batteria).
Collezionano numerosi cambi di line up e successi, risultando vincitori in concorsi (Metal Maniac online n.d.r.) ed entrando nel prestigioso rooster della Alkemist Fanatix Europe. Ed è proprio sotto questa nota agenzia che la band pubblica “Crying my Grief to a Feeble Dawn - The Poem”, full lenght di otto tracce per la durata complessiva di circa cinquanta minuti. Il disco viene registrato ai RealSound Studio di Parma e masterizzato presso i Finnvox Studio noto punto di master-riferimento per i gruppi di culto del genere.
Il disco scorre senza troppi sconvolgimenti e sorprese sino ad esattamente metà del lavoro quando “Cento respiri (Slave)” sprigiona tutta l'abilità canora di Ilaria che non ha nulla da invidiare alle sue colleghe scandinave e di conseguenza tutto il resto della band dove si riscontra una buona sessione ritmica ed il rispetto di ogni canone del gothic metal con le strofe alternate dal bel canto e dal growl, dalle tastiere e dai ritmi improvvisamente accelerati. Tecnicamente i ragazzi si dimostrano preparati e non perdono un colpo.
Disco consigliato per gli amanti di un genere non più di nicchia ma sempre più “orecchiabile” e per chi vuole avvicinarsi al contesto gotico senza rimanerne deluso.
Ancora un esempio di come la scena underground italiana sia viva e attiva e di come il metal italiano non abbia nulla da invidiare a quello estero.
Per chi volesse farsi un'idea personale è visionabile sulla piattaforma Youtube il trailer video del disco.
Track by Track
- The Lyrics of the Journey 75
- Chained to a Dismal Chant 80
- Arabin Nights 75
- Cento Respiri (Slave) 80
- Overwhelming Darkness 75
- Sacrifice 75
- The Lover and the Forest 75
- Dark side of our souls 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
76Recensione di Marie pubblicata il --. Articolo letto 2582 volte.
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