The Unhallowed «Chaingenesis» [2012]

The Unhallowed «Chaingenesis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1136

 

Band:
The Unhallowed
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Titolo:
Chaingenesis

 

Nazione:
Russia

 

Formazione:
Polina Larsen :: Vocals
Paul G. Wicker :: Vocals
Max War-m :: Guitars
Michael B. Raw :: Guitars
Anthony Crimson :: Bass
Damien T.g. :: Guitars, Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non si sa troppo dei russi The Unhallowed, specialmente in Italia, luogo nel quale credo siano quasi completamente sconosciuti ma dalle poche informazioni che sono riuscito a trovare mi è parso di capire che il sestetto di Murmansk, attivo fin dal 2003, sembra proprio una band molto affiatata dalle pubblicazioni avvenute in un numero anche rilevante se vogliamo: due demo tra il 2004 e il 2005, il debut “Philosophy Of a Cornered One” rilasciato lo scorso anno e il singolo “When The Sands Talk” del 2012 che anticipa l’uscita di questo nuovo e fiammante “Chaingenesis, studio album del quale ben poco si trova circa le informazioni inerenti allo stesso, persino la copertina del platter non è definitiva per cui, in questa occasione, lasceremo il disco sprovvisto di un’immagine fino a data a destinarsi.
Per coloro che non conoscessero i The Unhallowed (quindi ancora molta fetta di pubblico) sappiate bene che la band ha davvero molto da dire e lo fa con una tecnica veramente ineccepibile.
I nostri a quanto pare hanno iniziato a suo tempo con un Death Metal poi successivamente trasformato in una sorta di incontro di mondi completamente differenti generando musica che sa molto di Avantgarde così come di leggeri aloni che richiamano l’oscurità del Gothic e di funamboleschi andirivieni della sfera del Progressive Metal. I ritmi sono incentrati principalmente su solide basi Death/Black Metal ed è difficile non notare questa sorta di incastramento riuscito alla perfezione sul quale l’intreccio di voci pulite (provenienti dalla bella singer Polina Larsen) e in growl (di Paul G. Wicker) pare rincorrersi per tutta la durata del disco.
Questa in breve la proposta cui i The Unhallowed fanno riferimento suonando anche molto originali all’orecchio e non richiamando all’appello praticamente nient’altro di noto se non, ogni tanto e in misura minima, i canadesi Unexpect.
Consigliate all’ascolto sono sent’altro l’opener “Squashboxborder” che introduce, dopo un suggestivo intro di pianoforte (“Ropes”), quello che sarà un disco interessante sotto tutti i punti di vista, la saltellante “Crumpled”, il mix estremo di più atmosfere “Martial Prophet”, l’oscura “Crystal Bond” e la lunga ed articolata “Spiral Sea”, chiusura di un album più che convincente.
Sinceramente posso dire di aver fatto la conoscenza di una band molto eccentrica e particolareggiata nei contenuti ma l’elemento più sorprendente è questa piacevolezza di fondo nonostante si tratti di musica un po’ elitaria a tratti.

Track by Track
  1. Ropes 70
  2. Squashboxborder 75
  3. Crumpled 80
  4. Martial Prophet 80
  5. Pilleus 75
  6. Top Of The World 75
  7. Crystal Bond 80
  8. When The Sands Talk 80
  9. Venus Calling 70
  10. Spiral Sea 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
76

 

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