Ævangelist «De Masticatione Mortuorum In Tumulis» [2012]
Ævangelist
Titolo:
De Masticatione Mortuorum In Tumulis
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Ascaris :: Vocals
Matron Thorn :: Instruments
Genere:
Durata:
1h 2' 22"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“De Masticatione Mortuorum In Tumulis” fa parte di quel filone del metal estremo da quale tento sempre e disperatamente di tenermi lontano, nella fattispecie più fuggo e più esso si fa trovare lì con quel sorrisetto da discolo.
Tornando seri, vi presento il primo full lenght del duo statunitense degli Ævangelist, combo di due talentuosi musicisti, localizzati a a cavallo tra Arlington Heights nell’Illinois e Fort Lauderdale in Florida; “De Masticatione...” ha un pregio ovvero quello di essere un disco coraggioso che potrebbe benissimo gettare le basi per un nuovo mood di intendere il Death Metal o il Black Metal o comunque l’Extreme Metal in generale.
Non che le atmosfere contenute al suo interno posseggano canoni estetici del tutto nuovi ed innovativi, tutt’altro invece, dietro un’apparente Apocalyptic Ambient sparpagliato qua e là sotto forma di lunghi e diluiti pad multicolore con urli campionati, voci sommesse, distruzione e solito calderone dell’apocalisse visto ventimila volte, fa capolino un Death/Black Metal (per quanto questo epiteto non calzerebbe ma questa è un’altra storia) che, sebbene sia piuttosto scarno nei contenuti e fastidiosamente minimale, viene sapientemente “mascherato” da musica complessa per mezzo di growl grotteschi e teatrali per l’(ab)uso di eco e riverberi, tastiere o campionatori non meglio identificati che svolgono il ruolo di coprire con una cortina delle atmosfere di cui sopra tutto l’irrisorio che c’è sotto ovvero riff banali e batterie prodotte in modo assolutamente inadeguato.
Ne risulta un genere che personalmente ritengo stucchevole, noioso, prevedibile ma che, come ho già detto, potrebbe contribuire a creare un nuovo filone di metal estremo, fatto che non condivido come gusti personali ma che probabilmente avrà il suo pubblico.
Il mistero di come brani lunghi più di dieci minuti tutti uguali e senza l’ombra di dinamismo possano interessare credo che non mi sarà mai svelato ma del resto il mondo è bello perché è avariato.
Track by Track
- Anno Mortii - Gnostic Transcendental Heresy 50
- Pendulum 40
- Death Illumination 55
- Funeral Monolith 50
- Hierophant Disposal Facility 50
- The Longevity of Second Death 40
- Blood & Darkness 55
- Crematorium Angelicum 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
53Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1228 volte.
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