Access Denied «Touch Of Evil» [2012]
Access Denied
Titolo:
Touch Of Evil
Nazione:
Polonia
Formazione:
Agnieszka Sulich (voce)
Jacek Kolankiewicz (chitarra)
Mateusz Krauze (chitarra)
Pawel Nejczev (basso)
Dominik Frukacz (batteria)
Genere:
Durata:
34' 21"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I polacchi Access Denied, band attiva dal 2003, giunge oggi al secondo full-lenght intitolato “Touch of evil”, il degno successore del debutto “Memorial”, dimostrando una notevole crescita sia dal punto di vista compositivo, sia per quel che concerne le idee.
La band ci propone un heavy metal classico con vocalist femminile senza troppi fronzoli o sperimentazioni di sorta. Si parte nel migliore dei modi con “Messanger of death”, brano in cui è la potenza delle chitarre a farla da padrona; riff al fulmicotone, non molto vari, ma sempre convincenti accompagnano una sezione ritmica precisa e accattivante. Quello che non convince del tutto è la voce di Agnieszka Sulich che risulta essere troppo piatta e poco potente; la prova vocale di Agnieszka è decisamente migliore nella successiva “Suicide mind”, brano in cui viene supportata in maniera decisamente piacevole da chorus ben strutturati ed eseguiti, chorus che riescono a riempire il vuoto lasciato dagli strumenti.
“One night” e “Secret place” passano inosservate prendendo spunto qua e là da Doro e da Zed Yago, sfruttando appieno tutti i cliché del genere senza impressionare per originalità o personalità. I due brani sono senza dubbio ben eseguiti, ma, anche dopo numerosi ascolti, lasciano in bocca quel sapore di già sentito milioni di volte.
Il discorso cambia decisamente con “Violence on mind”, il miglior brano di tutto il cd; i riff di chitarra prettamente heavy-power vengono accompagnati da scampoli di tastiera che riescono a rendere il sound ancora più gradevole ed interessante. Il tutto è completato da una buona prova vocale che, in questo caso, riesce a trasmettere notevole energia senza cadere mai nel banale o nel ripetitivo; repentini cambi di tempo e l’alternarsi di melodia e potenza rendono la song apprezzabile sotto tutti gli aspetti.
Il platter si chiude con la titletrack “Touch of evil”, un’opera di heavy metal classico che strizza l’occhio al metal sinfonico. Le parti maggiormente melodiche vengono rese ancora più accattivanti dall’ugola della Sulich per poi esplodere in energia pura deliziando i timpani dell’ascoltatore con una completezza di suono davvero interessante e coinvolgente.
Questo “Touch of evil” è quindi nel complesso un discreto lavoro sotto tutti gli aspetti che manca però di quel qualcosa per poter essere definito un ottimo cd. Le idee ci sono e sono spesso bene eseguite ma ci vuole sicuramente anche dell’altro per poter emergere dal marasma delle migliaia di gruppi heavy metal presenti in Europa.
Track by Track
- Intro S.V.
- Messenger of death 70
- Suicide mind 70
- One night 60
- Secret place 60
- Don't tell me 65
- My dreams 65
- Violence of mind 75
- Touch of evil 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di FallenAngel pubblicata il --. Articolo letto 918 volte.
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