Soulphureus «Rest In Hell» [2012]
Soulphureus
Titolo:
Rest In Hell
Nazione:
Italia
Formazione:
Aren :: Vocals, Bass
Nacht :: Guitars
Mornak :: Guitars
Ades :: Drums
Genere:
Durata:
51' 27"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dalla morte discografica degli Unholy Land si passa alla nascita dei Soulphureus, formazione bergamasca dedita alla estremizzazione dei canoni dell’Heavy Metal qui espressi in un dignitoso e violentissimo Death Metal “sporcato” di influenze Black in ogni dove.
La testimonianza di questa nuova creatura la possiamo trovare certamente nel singolo “Rest In Hell” (2012) che anticipa l’omonimo debut album ivi recensito. Ciò che fanno questi quattro ceffi è presto detto, nulla di originale né innovativo né qualcosa che non avete mai ascoltato in vita vostra ma in fondo che ci importa se chi suona la musica che compone deve necessariamente andare a parare verso lidi inesplorati quando quello che fa è onesto e gli riesce alla perfezione?
“Rest In Hell” non è qualcosa su cui si dovrebbe discutere quanto a invenzione di chissà quali nuove strade sonore, ci sono brani estremi, acidi, rabbiosi, anti-cristiani, iracondi e anche belligeranti se vogliamo; traspare un’enorme dose di tecnica e personalità che mescolate assieme hanno dato luogo a tracce di un gran calibro: “Soulphureus”, “Nemesis Of The Light” e “Tombstones In Heaven” andrebbero ascoltate a ripetizione in quanto danno un gusto atroce, c’è stile e si sente ma i nostri, benché riescano a convincere ed a tener testa anche a nomi internazionali del metal estremo, si inchinano ad altri mostri sacri mostrandoci un tributo degno di nota: una singolare e bella interpretazione di “The Exorcis” dei Possessed, band che non staremo certo qui a presentare.
Ottime le vocals, riuscite alla perfezione con un carisma davvero degno di nota del bassista-cantante Aren aiutato per più di 50 minuti di guerra e distruzione da altrettanto bravi strumentisti e tra riff di buona fattura e un drumming che potrei accostare ad un continuo e precisissimo crivellare di colpi di mitraglia il quartetto bergamasco si canta la propria battaglia personale al fianco della blasfemia più crudele.
Ok, i temi trattati non saranno l’apice di chissà quale ricercatezza ma mixati a questa proposta musicale di certo sanno il fatto loro e noi di Metalwave gradiamo sempre l’integrità.
Davvero un buon inizio per una nuova realtà del metal estremo nazionale. Sicuramente maturi e già pronti per solcare i più grandi palchi europei.
Track by Track
- The Forge Of Souls S.V.
- Csejthe's Bloodbathes 70
- Holy Trinity Desecration 70
- Burned By The Exorcism 75
- Gates Of Doom 70
- Nemesis Of The Light 75
- The Exorcist (Possessed Cover) 75
- Tombstones In Heaven 75
- Soulphureus 85
- Rest In Hell 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
73Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 2086 volte.
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