Dine In Hell «Orphans» [2012]
Dine In Hell
Titolo:
Orphans
Nazione:
Italia
Formazione:
Gazza - Voce
Baro - Chitarra
Edo - Basso
Marco- Batteria
Genere:
Durata:
30' 54"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dine in Hell? Pranzo all'inferno? O Jim Dine all'inferno? Quest'ultima traduzione sarebbe sicuramente più intrigante, ma tralasciando le mie futili elucubrazioni, chi sono costoro? Un gruppo di Ravenna che si cela dietro la dicitura hardcore/metal; ed è vero, ma è solo una parte di quello che realmente contiene questo album. Ampliando lo sguardo c'è molto di più da osservare: anzitutto c'è una base sonora gotica, nel senso letterale del termine, particolarmente ben riuscita che riempie di significato le singole tracce; aperture atmosferiche (nella title track); momenti più altisonanti e ricercati, come in “Circle Of Crypts”, una delle tracce migliori; fino a evocativi sipari acustici (vedi l'intermezzo “Accept the Goods”).
Poi c'è tutto un apparato che caratterizza la modernità delle composizioni: break sincopati, ritmiche intricate, stop 'n go, reperibili già nell'introduzione; oppure in “Siberia”, alternati ad accattivanti mid tempo rocciosi, in questo caso l'apertura di “Until N.0” è una buona dimostrazione.
Naturalmente tutto ciò è irrorato e energizzato da fucilate hardcore, alcune più controllate, altre propriamente senza pietà (“Echo”, “The Biggest Infection” “Embrace Your Existence...)”.
Tutto questo impasto musicale è guidato dalla voce di Gazza, per lo più un brutale e profondo growl, che solo saltuariamente si sposta su tonalità pulite e melodiche; nel complesso è forse un po' troppo statica a confronto con la sempre cangiante parte strumentale, ma è pur sempre godibile.
In fin dei conti la band esiste da una manciata di anni (2009, circa), ma ha avuto occasioni di tutto rispetto: incisioni per etichette rilevanti, tour europei di supporto a gruppi importanti e la professionalità si sente tutta; non è certo un album che cambierà le sorti della musica, ma è un album variegato, ispirato e, non da ultimo, incredibilmente godibile; molto più di tante altre cose che escono in calce a questo così detto “modern metal”. C'è di che stare allegri in Italia con band come queste. A suggellare lo sguardo verso il futuro della band potete ascoltare in streaming l'intero album, e addirittura acquistarlo stabilendo voi stessi il prezzo.
Track by Track
- Into The Misery 75
- The Forgotten 75
- Echo 75
- The Biggest Infection 80
- Accept The Goods 75
- Circle Of Crypts 80
- Until N.0 75
- Embrace Your Existence 75
- Siberia 75
- Orphans 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
75Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1893 volte.
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