Burning The Ocean «Overcome» [2012]

Burning The Ocean «Overcome» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
26.01.2013

Band:
Burning The Ocean

Titolo:
Overcome

Nazione:
Italia

Formazione:
Mirco Todesco (voce)
Dominik Mayr (chitarra)
Hannes Kofler (chitarra)
Joseph Tetter (basso)
Michael von Troyer (batteria)

Genere:
Metalcore / Hardcore

Durata:
18' 59"

Formato:
CD

Data di Uscita:
28.10.2012

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Burning The Ocean, giovanissima band altoatesina formatasi nel 2009, ci propone il loro primo lavoro, un demo intitolato “Overcome”, in cui il death metal melodico si mischia al mathcore più classico in un epopea di emozioni e violenza.
È davvero impressionante il muro sonoro a cui ci troviamo davanti ascoltando l’opener “Contrats”, un brano davvero ben strutturato ed eseguito in cui la martellante sezione ritmica accompagna riff di chitarra squisitamente death metal; la voce di Mirco Todesco è sicuramente di buon livello, passando da un growl gutturale ad uno scream urlato senza il minimo imbarazzo conferendo ulteriore energia all’insieme.
Con “Hollow the hopeless” rimaniamo in ambito death seguendo tutti i cliché del genere: chitarre estremamente potenti che sprigionano riff estremamente cadenzati che portano l’ascoltatore verso un headbanging scatenato per poi trafiggerci i padiglioni auricolari con assoli “acidi” e particolarmente pungenti.
La titletrack “Overcome” è sicuramente il brano migliore di tutto il lavoro; la song riesce a scaturire un miscuglio di emozioni grazie all’alternarsi di momenti maggiormente lenti e melodici e di parti decisamente più ritmate caratterizzate da vere e proprie cavalcate di doppia cassa accompagnate da una linea vocale straziante che ci lacera letteralmente i timpani.
Questo “Overcome” è un’ottimo inizio per i Burning The Ocean, che riescono, in questo demo, a mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore in ogni suo frangente. I minuti passano veloci senza particolari intoppi o cadute di stile, anche grazie ad una registrazione impeccabile e ad una scelta di suoni particolarmente azzeccata; di particolare pregio le linee vocali e le parti di chitarra che si amalgamano assai bene ad una sezione ritmica che fa il suo dovere. Unica pecca del cd è la mancanza di originalità che, a mio modo di vedere, non costituisce un impedimento soprattutto in un genere come il death metal; rimaniamo quindi in attesa di un full-lenght e di sentire la resa dei brani in sede live.