Karnya «Coverin' Thoughts» [2013]
Recensione
Dopo aver ascoltato il mastodontico debut album dei nostrani prog metallers Karnya, difficilmente potrò pensare anche solo di essermi annoiato o non emozionato così come difficilmente potrò scrivere negativamente o non augurare un roseo futuro a questa eccezionale band.
Mixato a Roma da Giuseppe Orlando (Novembre) e masterizzato da Jens Brogen (Opeth, Katatonia), “Covering Thoughts” si presenta come una testimonianza importantissima che senza ombra di dubbio creerà un bel background di voci e apprezzamenti poiché è davvero impossibile non restare impressionati ed affascinati da tutto ciò.
Dire che ricordano gruppi ben noti della scena Progressive Metal internazionale è corretto solo in un piccola misura per quanto mi riguarda in quanto i nostri sanno ben miscelare stile e intenzione di ciò che già esiste e a farlo proprio sviluppando un numero di brani altamente godibili e assolutamente personali ed intimi se vogliamo.
Già con l’opener “Flooding Blood” possiamo renderci conto di ciò che ci aspetta: un’occhiata veloce al Power Metal e subito dopo un disarmante susseguirsi di eccellenti ritmiche, melodie, soli di chitarra e tastiera e voci sorprendenti. Così continua con la bella titletrack nella quale anche l’uso delle tastiere è pesante ma mai oppressivo.
Accadono momenti tra l’elettronico e l’acustico con “Fallen Angel” e prosegue la carrellata di grandi doti con la splendida “Where The Silence Remains” dotata per altro di ottimi soli. Il brano che preferisco è la suite “A Paraphreniac Menticide” che supera abbondantemente il quarto d’ora e ci mostra una tecnica sopraffina rimandandoci un po’ a quei vecchi Dream Theater di tempi migliori, quando, in un certo punto del brano, venivamo inondati di battaglie tra chitarra e tastiera per conto di Petrucci e Rudess, virtuosi dello strumento.
Qui il discorso cambia naturalmente quanto a stile ma non quanto a bravura che ritengo più che professionale.
Un Nardocci particolarmente ispirato interpreta alla perfezione ogni singolo brano con la sua voce potente, altissima e sempre pronta a nuove sfide anche con la chitarra, strumento musicale che ci tiene compagnia per più di un’ora di riff, soli, accompagnamenti acustici e quant’altro risultando ottimo ad ogni nota.
Stesso discorso del tastierista Dario Di Pasquale, ottimi suoni ed ottima la resa in generale, così come basso e batteria rispettivamente suonati da Enrico Sandri e Luca Ciccotti, musicisti eccezionali e precisi.
Le idee, tutte ottime, vengono concretizzate in modo davvero stupefacente e, senza esagerare, mi capita molto di rado di assistere a discografie che iniziano in questo modo. L’unica paura che ho è quella che riguarda un possibile secondo capitolo, sperando si mantenga allo stesso livello di questo “Covering Thoughts”, discone che può solo lasciarsi invidiare da altrettanti musicisti stranieri anche noti.
A quanto pare anche stavolta “italians do it better!”
Che disco ragazzi... che disco!!
Track by Track
- Mechanical Mixtures 65
- Flooding Blood 85
- Covering Thoughts 90
- Wait 4 More 80
- Fallen Angel 85
- Stronger 80
- Where The Silence Remains 85
- Silver 80
- Hariel 75
- Ego's End 80
- A Paraphreniac Menticide 95
- Still Alive? 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 95
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 95
Giudizio Finale
81Recensione di Carnival Creation pubblicata il 07.02.2013. Articolo letto 1427 volte.
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